30/09/2006 - 12:00:00 -
a cura di Claudio Perrucci
Nella giornata del 29 settembre si è svolta presso il Ministero di Grazia e Giustizia una manifestazione per dare voce alle urla silenziose di tanti bambini Bielorussi che inconsapevolmente sono stati coinvolti nella ben nota vicenda della piccola Maria che come loro aveva ritrovato l’affetto negato nella famiglia dei coniugi Giusti di Cogoleto.
A tale manifestazione ha partecipato una delegazione di genitori affidatari della città di Mesagne che, insieme alle tante persone confluite a Roma da molte Regioni d’Italia, hanno voluto dare voce alle urla silenziose dei loro bambini ed al loro desiderio di affetto e di amore ritrovato.
Infatti questi bambini, in seguito all’inasprimento della situazione diplomatica tra Italia e Bielorussia, rischiano di vedere deluse le loro aspettative di ritornare in Italia dalle famiglie che da molto tempo li ospitano per alcuni mesi all’anno e che, in tanti casi, aspettano solo la conclusione del duro percorso burocratico per la loro adozione.
Ben lungi dall’essere insensibili alle ragioni del cuore che hanno portato i coniugi Giusti ad intraprendere la loro azione in difesa ed in nome dell’Amore, seppur con metodi e procedure difficilmente accettabili in relazione alle conseguenze che tale azione ha sortito sugli altri 30.000 bambini ospiti di altrettante famiglie italiane, ci sembrava opportuno che anche i nostri bambini, in qualità di inconsapevoli protagonisti, avessero il giusto ruolo ed una voce in questa drammatica vicenda.
Infatti anche questi bambini, ascoltando il loro cuore, chiamano i loro genitori affidatari mamma e papà, e questo seppur minimo raggio di sole che porta il sorriso sui loro piccoli volti, non può e non deve essere oscurato dalle nubi portate dalle vicende e dagli errori degli adulti.
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