02/10/2006 - 13:46:00 -
a cura di Redazione
Il progetto – Agripark – sportelli informativi per l’agricoltura nei parchi si conclude ponendo con forza l’esigenza di riconoscere all’agricoltore un ruolo centrale nella tutela e valorizzazione del territorio. Una agricoltore informato, sui vincoli e sulle opportunità della sua presenza nell’area parco, diventa un fattore di sviluppo locale decisivo.
Agripark, nel corso di questi ultimi mesi, è stato l’unico avamposto esistente e funzionante per divulgare informazioni e normative sul Parco regionale delle Gravine. Un progetto basato sulla conoscenza particellare del territorio con formazioni dirette o tramite un sito internet –www.agripark.ciapugliait-. Alla sua realizzazione hanno partecipato due ingegneri ambientali, una geologa, un esperto informatico e una animatrice di sportello coordinati dall’imprenditore agricolo Roberto Barberio.
Il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” con i suoi circa 29.000 ettari di territorio, con 14 comuni e 257.000 abitanti coinvolti, 900 km di perimetro e oltre 2.000 imprese agricole continua a rappresentare una sfida per l’intera Puglia. Il parco istituito, lo scorso dicembre 2005 e con alle spalle un iter estenuante, ancora oggi stenta a partire e mancano gli strumenti finanziari e operativi quali il Piano socio economico, il Regolamento ed il Piano Parco in quanto gli organi previsti dalla legge non si sono ancora costituiti.
In questi mesi però sono tanti gli agricoltori, che preoccupati dalle prescrizioni e dai possibili limiti, stanno presentando domande alle proprie organizzazioni per uscire dal perimetro del parco. Una possibilità prevista nella legge istitutiva che introduce anche importanti elementi innovativi, che saranno certamente d’esempio per altre regioni e per altri parchi, quali il concetto di priorità per le aziende interne al parco nell’affidamento diretto di lavori e servizi (sino a 25mila euro), per impresa agricola, secondo quanto stabilito ai sensi della legge 228 del 2001. Si prevede, inoltre, l’accesso prioritario e premiale per le aziende agricole ai bandi Por e per la nuova programmazione comunitaria 2007-2013.
Antonio Barile e Franco Catapano, rispettivamente presidente e vicepresidente della Cia Puglia, hanno ribadito l’impegno della Cia affinché nei parchi si sperimentino diversi e sinergici rapporto tra pubblico e privato. Riconoscendo il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola per l’espletamento di servizi ambientali, punti di ristoro e di informazione turistica, proponendo l’istituzione di marchi per valorizzare le produzioni agricole, promuovendo interventi sulle attrezzature e sugli immobili per lo sviluppo delle diverse forme di turismo rurale (agriturismo, fattori didattiche, fattorie sociali, percorsi enogastronomici).
L’iniziativa ha ricevuto gli apprezzamenti ed il plauso da parte dell’assessore regionale all’ecologia Michele Losappio che ha ricordato l’impegno della Regione per la Puglia per la tutela dell’ambiente. Pietro Giacovelli, assessore provinciale alle aree protette, nel suo intervento si è impegnato a recepire le proposte della Cia e a convocare quanto prima la comunità del parco.
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