13/10/2006 - 13:48:00 -
a cura di Santoro Graziano
Il circolo di Mesagne del Movimento A Sinistra ha incontrato in questi giorni alcuni partiti dell’ampio panorama del centrosinistra locale e, in particolare, quelle formazioni che hanno manifestato la stessa nostra volontà di riprendere una comunicazione interrotta a causa delle differenti collocazioni rispetto al governo della città. Ci sono stati incontri con lo SDI, la Margherita, i Verdi, l’Italia dei Valori e Rifondazione Comunista. Nei prossimi giorni ci sarà l’incontro con il Patto per Mesagne, mentre con gli altri soggetti politici i segnali di disponibilità al dialogo non sono ancora divenuti appuntamenti definiti.
Gli incontri si sono sempre sviluppati in un clima di reciproca franchezza e hanno permesso a noi di “A Sinistra” di poter fare le seguenti considerazioni:
· esistono diversi punti comuni di analisi critica sullo stato di salute del centrosinistra mesagnese pur tuttavia questo stato di “sofferenza” stenta ancora a farsi posizione politica per la maggior parte di questi gruppi;
· abbiamo trovato conferme di come l’indisponibilità del Sindaco Sconosciuto a ricandidarsi sia un dato politico molto più problematico rispetto al tentativo frettoloso e mal riuscito di “derubricare” l’argomento come hanno fatto i dirigenti dei partiti che lo sostengono;
· abbiamo inoltre rilevato che, pur in presenza delle citate difficoltà e di un giudizio critico sulla metodologia scelta per il proseguimento delle trattative, queste forze politiche vogliono, in questa fase, proseguire il percorso comune. Esso si articolerà nel lavoro di due commissioni che saranno chiamate a discutere della candidatura del Sindaco, del programma e non delle questioni politiche da noi preliminarmente poste.
Il Movimento A Sinistra, formalmente invitato dal Sindaco Sconosciuto - coordinatore delle trattative in corso - a partecipare alle riunioni collegiali per l’individuazione del candidato-Sindaco, ha cortesemente declinato l’invito. Una decisione questa che si fonda sulla nostra constatazione che, al di là delle apparenze, vi è una sostanziale indisponibilità del centrosinistra mesagnese a fare proprie le ragioni profonde della crisi di rapporti, di progetto politico e di rappresentanza che lo attraversa. Una crisi senza sbocco specie se affrontata, come a noi pare di cogliere fino a questo momento, esclusivamente sul piano elettorale, preoccupandosi solo della indicazione del candidato-Sindaco ingarbugliandosi in una partita “complessa” fatta di veti e contrapposizioni che la dicono lunga sulla vitalità di una coalizione che in passato ha dato alla città ben altri segnali di vitalità e di unità.
Per parte nostra, molto preoccupati di questa insensibilità politica e di questo eccesso di pragmatismo, tenendo fortemente a cuore il destino del centrosinistra proseguiremo nei contatti con soggetti politici e società civile. Intendiamo verificare se davvero esiste nella città un malessere verso le scelte ed i modi con cui l’Unione si apprestata a contrastare le forze di centrodestra, verso le quali ci sentiamo radicalmente alternativi. Se esistano cioè in Mesagne altri soggetti che come noi giudicano insufficiente nelle metodologie, nei programmi e nelle persone chiamate a rappresentarla la coalizione di centrosinistra.
Dall’esito di questi incontri e dai segnali che verranno dal percorso intrapreso dai partiti dell’Unione deriveranno poi le scelte definitive del nostro Movimento nell’approssimarsi del voto amministrativo.
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