14/10/2006 - 11:00:00 -
a cura di Redazione
In un clima festoso quanto familiare i partiti della Casa delle Libertà, giovedì sera, hanno presentato Enzo Incalza come proprio candidato sindaco nelle prossime consultazioni elettorali della primavera 2007. In un auditorium gremito di gente, come non lo si vedeva da tempo, Incalza ha preso la parola, vincendo la sua caratteriale timidezza, proclamando il motto della propria campagna elettorale che capeggiava in alto nella sala che è: “Coerenza, legalità, trasparenza e confronto”. “Valori – ha spiegato – che sono sempre presenti nella mia vita”.
Ma chi è l’uomo che si è candidato alla guida della città per la Casa delle Libertà?
“Sono un uomo che da 44 anni vive a Mesagne anche se sono nato a Francavilla Fontana – ha esordito Incalza – Nella mia vita lavorativa, dal Credito mesagnese alla Cassa di Risparmio di Puglia alla Sesit, ho sempre riscosso fiducia e benevolenza da parte di coloro che mi hanno affidato incarichi di responsabilità distinguendomi per la riservatezza. Chi mi conosce sa bene che non sono presenzialista ma preferisco il confronto diretto”.
Da uomo riservato ha deciso di gettarsi nella mischia.
“A me non piacciono le risse anche se sono pronto a respingere le prevaricazioni. La candidatura a sindaco non è stata presa di impulso ma è frutto di una scelta meditata decisa davanti ai seri problemi di cui soffre Mesagne. L’obiettivo che mi sono posto non ha alternativa ed è la vittoria per l’avvicendamento alla guida del paese”.
Quindi è per questo che ha deciso di mettersi in gioco.
“La città ha bisogno del mio impegno politico. Da tempo c’è un monopolio di potere che ci governa vita natural durante. Non lo dico solo io ma lo afferma con forza la maggior parte della città. Un governo che nega i valori di uguaglianza tra tutti i cittadini i quali oggi sono molto sfiduciati. Noi dobbiamo ridare fiducia alla nostra gente per il bene della città”.
Per lei cos’è la politica.
“La politica è impegno per rimuovere l’apatia, è servizio e non potere. La politica è creare spazio per il dibattito. La città di Mesagne ha bisogno di politica vera affinché vi siano nuove idee e nuovi entusiasmi”.
Cosa pensa di fare sul fronte della legalità.
“Bisognerà incidere maggiormente nel tessuto sociale con l’aiuto delle forze dell’ordine e della società civile”.
Ci sembra, dal suo discorso, che lei sta affilando le armi, politiche intendiamo.
“Per carità no. Voglio affrontare queste consultazioni con serietà e correttezza evitando scontri aspri. Non è mio costume insultare persone che poi potrebbero essere chiamate a rappresentare la città. Mesagne è una realtà che va unita e non divisa. Sarò un amministratore che prima di parlare saprà ascoltare i propri concittadini. Lavorerò per il rinnovamento ed il risanamento della città”.
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