23/10/2006 - 11:30:00 -
a cura di Redazione
Pausa di riflessione nel centrosinistra di Mesagne. I partiti dopo il giro di boa si sono fermati alcuni giorni per chiarirsi meglio le idee giacché nessuna individuazione di candidato sindaco è stata espressa. Per la verità la candidatura è stata avanzata da più partiti anche se resta in poll position l’investitura di candidato sindaco ad un esponente dei Democratici di sinistra da scegliere in una terna di nomi. Il più gettonato dei quali resta quello dell’onorevole Cosimo Faggiano.
Nei giorni scorsi si sono incontrati, dopo mesi di intransigente testa a testa, i Democratici di sinistra con il movimento A Sinistra.
Il primo dato emerso dall’incontro è lo sbilanciamento delle delegazioni. Una quindicina, circa, per il movimento A Sinistra ed appena tre o quattro per i Ds.
L’incontro non ha sortito l’effetto sperato poiché, pur chiarendo i vari punti di vista con estrema franchezza, nessuno ha fatto il passo indietro sperato e quindi nessun risultato apprezzabile è stato raggiunto. La Margherita ancora una volta ha ribadito che prima di parlare di nomi bisogna parlare di programmi e far rientrare nella coalizione il movimento A Sinistra. Tuttavia, anche la posizione del fiorellino primaverile inizia ad essere meno intransigente del passato segno evidente di probabili accordi in atto.
I partiti minori sono rimasti appiattiti sulle precedenti posizioni.
Certo tutti vogliono un sindaco con un curriculum politico-amministrativo interessante e, soprattutto, di gradimento globale della città. Figura che, al momento, sembra ancora non esserci.
Nella vicenda politica interviene lo Sdi, il quale con il suo segretario Gino Petiti rivendica una probabile candidatura sindacale.
“Lo Sdi, che è presente e partecipe a tutti i livelli istituzionali, - scrive Petiti - non intende sottrarsi al dovere di perseguire ad ogni costo l'obiettivo dell'unità dei socialisti dal momento che la cultura politica e amministrativa propria della tradizione socialista è riconosciuta come un elemento utile e non facilmente surrogabile nel governo del Paese. Perciò, il comitato direttivo dello Sdi non esclude di presentare una propria autonoma candidatura a sindaco, all'interno dell'attuale centro-sinistra, che funga come polo attrattivo per le sparse correnti socialiste e rivolto ad eventuali formazioni moderate disposte ad allearsi con la posizione laico-socialista”.
Conclude Petiti: “Il direttivo dello Sdi richiama infine l'attenzione sulla necessità di rivedere l'assetto della “governance” dell'ente locale, cioè del sistema di potere e della macchina amministrativa, che devono essere funzionali in maniera chiara e trasparente agli interessi generali rappresentati dalla comunità”. Non è escluso che si possa arrivare a svolgere le primarie per scegliere la candidatura.
Nel centrodestra prosegue l’attività politica del candidato sindaco Enzo Incalza. A tale proposito l’onorevole Luigi Vitale, durante un recente incontro, ha detto: “A Mesagne si gioca una partita politica molto importante giacché la città è governata dal centrosinistra da troppi anni. Abbiamo scelto Enzo Incalza perché abbiamo fiducia che lui possa cambiare le sorti della città. Il futuro riparte da Mesagne che per noi diviene termometro della situazione. Una terra per anni martoriata dalla quarta mafia e che noi vogliamo riportare alla sua migliore tradizione civica”.
|
DemoAgency