04/11/2006 - 11:55:00 -
a cura di Redazione
Domenica 5 novembre nelle Cantine di Mesagne si svolgerà la Festa del Vino Novello con un ospite istituzionale d’eccezione: il ministro alle Politiche agricole, Paolo De Castro. Con lui l’assessore all’Agricoltura della regione Puglia, Enzo Russo, il presidente della provincia, Michele Errico, il direttore regionale della Coldiretti, Giuseppe Brillante, e il sindaco di Mesagne Mario Sconosciuto.
Alla manifestazione enologica parteciperanno il sottosegretario alla Salute, Antonio Gaglione, il vice presidente della provincia di Brindisi, Damiano Franco, l’assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, Danilo Zuffianò, ed il prefetto di Brindisi, Mario Tafaro. Ospiti che animeranno una tavola rotonda su “Prospettiva della vitivinicoltura salentina alla luce della nuova O.c.m.”. Nella giornata si svolgerà la manifestazione della Coldiretti “Campagna Amica” con confezionamento sul posto e degustazioni di prodotti tipici.
Alle ore 16.30 c’è l’esibizione del quartetto di musica popolare “Verdolio” mentre alle 19.30 si esibirà Umberto Sardella e Antonella Genga. Durante la serata si potranno degustare piatti tipici locali e fiumi di Vino Novello.
L’arrivo del Vino Novello è salutato nel pianeta enologico con una frase francese divenuta ormai famosa nel mondo: “Le beaujolais primeur est arrivé”.
E sì perché il vino Novello, oltre ad essere un buono e apprezzato vino da pasto, è soprattutto un'azzeccata politica commerciale che permette di vendere, nello spazio di pochi mesi, circa il 5 per cento della produzione totale del vino nazionale incassando il corrispettivo economico in brevissimo tempo. Inoltre il profumo fruttato, il colore rubino intenso ed il sapore fresco attraggono sempre più un pubblico neofita, composto principalmente sia da giovani che da signore.
Il processo di produzione del vino Novello è complesso perché necessita di una qualità eccezionale di uva proveniente da vitigni autoctoni. L'uva vendemmiata perfettamente integra, riposta in cassette di peso complessivo tra i 15 e i 20 chilogrammi, viene introdotta in speciali vinificatori che sono saturati con anidride carbonica per almeno dieci giorni, in modo da stimolare l’evoluzione qualitativa intracellulare, all’interno dell’acino integro, che arricchisce il vino di caratteristici profumi e sapori. Successivamente l'uva è pigiata e, il mosto ottenuto, continua a fermentare a temperatura controllata, intorno ai 18°. Ultimata la fermentazione il prodotto è filtrato ed imbottigliato per la vendita.
"Il vino Novello è una tipologia di prodotto complesso - spiega Umberto Maizza, presidente delle “Cantine di Mesagne” - diverso da tutti gli altri vini ma con una buona struttura che gli consente vitalità. La normativa comunitaria consente di fregiarsi dell’appellativo di vino novello qualunque tipologia di vino che contenga almeno il 30 per cento di prodotto ottenuto con macerazione carbonica. E’, invece, politica delle “Cantine di Mesagne”, al fine di offrire al consumatore il massimo della qualità, utilizzare esclusivamente vini ottenuti al 100 per cento con macerazione carbonica. Per le sue caratteristiche di freschezza, amabilità, con gradevoli profumi di frutta fresca può essere gustato appena dopo la vendemmia. I consumatori continuano a dimostrare grande interesse e simpatia per questo prodotto”.
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