06/11/2006 - 10:06:00 -
a cura di Redazione
Il ministro delle Politiche Agricole e forestali, Paolo De Castro, ieri mattina ha partecipato ad un convegno sul comparto agricolo che si è svolto nella Cantina della Riforma Fondiaria di Mesagne nell’ambito della festa del vino Novello. Il ministro è stato accolto dal presidente di questa realtà produttiva, Umberto Maizza, e dal sindaco di Mesagne, Mario Sconosciuto.
Tra gli ospiti anche il sottosegretario alla Salute, Antonio Gaglione, l’assessore regionale all’Agricoltura, Enzo Russo, il vice presidente della provincia di Brindisi, Damiano Franco, e il direttore provinciale della Coldiretti, Giuseppe Brillante il quale ha presentato al ministro le varie problematiche del comparto. In sala anche il prefetto Mario Tafaro, il questore Salvatore Margherito, il vice comandante dei carabinieri Giurgola, i consiglieri regionali Vincenzo Montanaro ed Enzo Cappellini, oltre ad uomini politici del centro sinistra e centro destra tra cui i due candidati sindaci di Mesagne, Cosimo Faggiano ed Enzo Incalza.
Nel suo intervento Giuseppe Brillante ha spiegato della necessità di: “Mettere insieme l’agricoltura, l’agricoltore e il consumatore. In mezzo a loro c’è un punto forte rappresentato dal territorio. L’elemento chiave per far vincere al comparto agroalimentare nazionale la competizione con i prodotti che arrivano dall’estero che non guardano certo alla qualità avendo dei pressi di vendita bassi è il territorio”. Poi ha sottolineato che: “Il vino si produce esclusivamente dall’uva e non con lo zucchero come, purtroppo, avviene in molti Paesi europei. Quindi per noi è importante eliminare la pratica dello zuccheraggio”. In conclusione Brillante ha parlato anche delle distillazioni cui il comparto vinicolo dovrebbe ricorrere solo in casi di grave crisi di mercato.
Fiducioso verso il comparto si è dimostrato l’assessore regionale all’Agricoltura, Enzo Russo, il quale ha spiegato che: “Negli ultimi venti anni sono state emanate leggi e regolamenti che hanno messo in difficoltà il comparto. Il nostro ministro sta lavorando affinché siano emanati leggi e regolamenti che tutelino le nostre produzioni”. E rivolto ai viticoltori ha aggiunto: “Anni addietro è stato realizzato un catasto viticolo. Vi dico con franchezza che molte sono le elusioni che, di fatto, hanno portato a non avere un catasto viticolo vero. I miei predecessori non si sono voluti assumere azioni impopolari per far emergere il sommerso. Io lo farò perché voglio sanare questo deficit perché è giusto che in Puglia si sappia esattamente l’estensione viticola”
Quindi il ministro Paolo De Castro ha preso la parola per raccordare i vari interventi e fare un punto della situazione partendo proprio dalla tanto discussa cartolarizzazione dei contributi previdenziali.
“In Italia – ha spiegato il ministro De castro – sono 546 mila le aziende agricole che hanno un debito di cartolarizzazione. Il 70 percento sono al Sud il restante 30 per cento al Centro-Nord, per un debito complessivo di 6 milioni di euro. Noi siamo riusciti a sbloccare la situazione, senza dover ricorrere al condono, permettendo la regolarizzazione delle posizioni debitorie grazie alla concessione di un forte sconto alle aziende”. Poi in merito alle distillazioni ha detto: “Noi siamo solo per le distillazioni di crisi che deve essere emanata solo quando c’è la necessita di un intervento comunitario. Per la pratica dello zuccheraggio sto lavorando insieme ad altri Paesi dell’Europa mediterranea affinché tutti capiscano che il vino si fa solo dall’uva. Al massimo si possono usare mosti concentrati ottenuti dalle stesse uve. Tuttavia, non vi nascondo che vi sono delle difficoltà dovute alla cultura tradizionalista dei paesi del Nord Europa, in primis la Germania”.
|