08/11/2006 - 09:19:00 -
a cura di Redazione
Stamani a Mesagne l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Sconosciuto ha organizzato la “Giornata della legalità”. Al mattino, infatti, presso l'aula consiliare, alla presenza delle autorità locali e del Prefetto di Brindisi, Mario Tafano, si procederà alla sottoscrizione di due protocolli d'intesa, che attestano il positivo livello di integrazione operativa raggiunta tra le diverse istituzioni del territorio in materia di contrasto alla criminalità organizzata e di promozione della cultura della legalità.
Nel pomeriggio alle ore 15.30 si svolgerà un consiglio comunale monotematico sul tema: “Percorsi di contrasto della criminalità organizzata e di promozione della cultura della legalità nel Comune di Mesagne. Verifica e prospettive”.
I lavori consiliari saranno diffusi in diretta radiofonica per mezzo di “Idea Radio Mesagne” su 99.900 Mhz. Oppure in diretta web, grazie alla disponibilità logistica del Comune, sul sito: www.mesagnenews.com.
“Il Comune di Mesagne – ha spiegato il sindaco Mario Sconosciuto - consapevole del suo ruolo istituzionale in una terra in cui tempo addietro si sono manifestate forme efferate di criminalità, è impegnato da oltre tre lustri in una difficile battaglia contro la presenza criminale locale. Contro di essa, l'attuale amministrazione ha posto tra le priorità programmatiche ogni tipo di attività di propria competenza allo scopo di sviluppare la cultura della prevenzione e della legalità, con il consolidamento della cooperazione con tutti gli organismi istituzionali interessati. L'obiettivo della tutela dei cittadini e del territorio dalle aggressioni criminali è stato perseguito con un approccio organico, integrato”.
La convinzione profonda degli amministratori è che la lotta per la legalità, contro le mafie, deve essere condotta attraverso la promozione sociale e la crescita delle relazioni comunitarie, in un ottica di prevenzione che accompagni e offra sostegno culturale e politico all’azione delle forze dell’ordine e della magistratura.
“I progetti di riutilizzo dei beni confiscati- continua il primo cittadino - la cultura della legalità, gli interventi di promozione sociale e di animazione territoriale, l’attenzione analitica ai contesti locali anche dal punto di vista criminale hanno rappresentato parti di tale approccio organico ai temi della legalità. Una strategia d’intervento che, partendo dalla conoscenza dei fenomeni criminosi locali, attraverso il "Primo rapporto conoscitivo sulla criminalità organizzata mesagnese" curato dall'associazione Libera, passasse a recuperare il maltolto utilizzando per scopi sociali i beni confiscati acquisiti, e fosse capace di tutelare l'intero territorio ed in particolare le aziende, rispetto ad inopportune pressioni malavitose. Un approccio al problema che trova quindi una continuità di attenzione attraverso un Osservatorio Permanente di contrasto alla criminalità”.
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