09/11/2006 - 12:20:00 -
a cura di Redazione
Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale di Mesagne, ieri mattina ha ospitato un importante evento sociale poiché al suo interno sono stati sottoscritti due protocolli d'intesa, che attestano il positivo livello di integrazione operativa raggiunta tra le diverse istituzioni del territorio in materia di contrasto alla criminalità organizzata e di promozione della cultura della legalità.
Il primo protocollo è stato siglato tra il Comune di Mesagne, il Comune di Torchiarolo, l’amministrazione Provinciale di Brindisi, l’associazione "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e la Società Italia Lavoro Spa, per la costituzione di Cooperativa Sociale per l'utilizzo di Beni confiscati alle cosce mafiose.
Il secondo protocollo è stato siglato tra il Comune di Mesagne e la Prefettura di Brindisi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delle infiltrazioni malavitose nel settore dei Pubblici Appalti. Notaio di entrambi i protocolli è stato il prefetto di Brindisi, Mario Tafaro.
Nell’aula consiliare era presente tantissima gente tra cui politici di entrambi gli schieramenti che hanno voluto sottolineare l’importanza storica dell’evento che si stava vivendo. Intanto dal consigliere comunale del movimento A Sinistra, Tony Summa, da anni impegnato nel mondo del volontariato sull’emergenza criminalità, ha proposto la costituzione di un Osservatorio delle povertà e dei bisogni al fine di incidere sulla giustizia sociale offrendo a tutti pari opportunità. Lo stesso Summa ha proposto all’associazione Libera di svolgere a Mesagne la “Giornata nazionale del ricordo delle vittime di mafia”.
Soddisfatto il sindaco, Mario Sconosciuto, il quale ha spiegato: “La cultura della legalità è un obiettivo che appartiene alla città ed a questa amministrazione comunale che adesso bisogna rilanciare. I due protocolli sottoscritti a Mesagne non sono atti formali ma sostanziali perché indicano l’impegno interistituzionale per la costruzione di una rete di rapporti istituzionali”.
Da qui la nascita dei due protocolli. “Si – conferma il sindaco Sconosciuto – Il primo è un protocollo di legalità proposto dalla prefettura per evitare le infiltrazioni, di tipo mafioso, nel sistema degli appalti pubblici. E’ una forma di garanzia e tutela per la pubblica amministrazione nel sistema degli appalti pubblici che pone alle imprese l’obbligo della denuncia in caso di pressione mafiosa. L’altro protocollo è la costituzione di una cooperativa per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. A breve ci sarà un bando pubblico cui possono partecipare i giovani che hanno i requisiti richiesti. Successivamente ci sarà la fase della selezione e della formazione al fine di poter gestire al meglio la cooperativa. Due atti molto importanti”.
E per il prefetto di Brindisi Mario Tafaro: “Non è un caso che i protocolli siano stati siglati a Mesagne proprio in virtù del suo passato criminale. Un comune emblematico che merita attenzione possibile da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. I due protocolli siglati a Mesagne colpiscono nel cuore le organizzazioni malavitose perché entrambi affermano la cultura della legalità e colpiscono gli interessi patrimoni. La gente deve capire che ha l'obbligo di denunciare e collaborare con le forze dell’ordine”.
La città di Mesagne è stata toccata dal provvedimento dell’indulto. Sindaco Sconosciuto come giudica tale situazione sociale.
“Ci deve essere attenzione nella giusta ottica. – spiega il primo cittadino - L’amministrazione comunale non può far finta di niente davanti a questo problema ma deve attivare tutti quei percorsi sociali che siano rispettosi sia della società che di queste persone per cercare di trovare forme per il loro inserimento. Bisogna adottare una attenzione particolare. Ritengo che questo è un obiettivo di questa amministrazione che non può far finta di niente”.
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