12/11/2006 - 09:30:00 -
a cura di Redazione
Le lacune della pista ciclabile di via Marconi le spiega, in una lettera aperta, un ciclofilo ex appartenente ad un’associazione di ciclisti.
“Sui quotidiani locali l’assessore Di Pietrangelo dichiara che la pista ciclabile di via Marconi riveste un ruolo centrale e nevralgico rappresentando l’unico collegamento ciclabile possibile tra il centro della città, la zona mercato, via Brodolini e, attraverso il cavalcavia ferroviario, il rione Grutti.
L’assessore come ampiamente ha dimostrato in altre occasioni, conferma di non vivere a Mesagne o quantomeno ha una visione distorta dalla realtà locale. Forse non è a conoscenza che esistono delle vie parallele alla via Marconi che sarebbero maggiormente adatte allo scopo senza occupare una via dove transitano per carenza strutturali locali, tir, autobus, autocarri, impiegati in un traffico prettamente cittadino. Oppure motocarri Ape e quanto altro circolante sia di nuova che di quasi antica generazione. Vie alternative che sono: De Amicis, Maroncelli, Dei Sasso, Pacinotti ecc. Con la realizzazione di piste alternative a via Marconi il “traffico ciclabile” avrebbe una pista per l’andata e una pista per il ritorno per le zone citate dall’assessore. Per vostra conoscenza l’attuale pista di via Marconi è a senso unico. Si avete letto bene, a senso unico, data la ristrettezza della carreggiata. Tale inconveniente è segretamente custodito dai cari componenti locali dei ciclofili che tale pista hanno fortemente voluto. Chi scrive è un ex componente “attivo” dell’associazione stessa che, notati molti interessi personali di immagine della dirigenza, ha deciso di dissociarsi pentendosi”.
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