12/11/2006 - 08:50:00 -
a cura di Redazione
Fibrillazione tra i lavoratori del Comune di Mesagne a causa di una presunta disparità di trattamento economico tra gli stessi. Giovedì, mentre in Comune era in visita il Prefetto di Brindisi, Mario Tafaro, nei locali sottostanti si è svolta una riunione della delegazione trattante. Tale incontro si è tenuto per dare pari opportunità e pari dignità a tutti i lavoratori dipendenti dell’ente nell’applicazione del contratto di lavoro.
“Il perché di questa sottolineatura – spiegano alcuni rappresentanti della Rsu - scaturisce dal voler far notare che mentre si dava seguito ad un progetto dal contenuto altamente morale quale quello dell’associazione Libera, nella riunione sindacale si discuteva a chi dare l’opportunità di guadagnare pochi spiccioli. Ossia di salvaguardare 13 dipendenti a discapito dei restanti 130. La solita guerra fra poveri sfociata in una poco edificante discussione dai toni tanto accesi da offendere alcuni presenti sul piano personale. Questo accade perché il sindacato ormai non è fatto per rappresentare tutti i lavoratori, ma l’obiettivo primario è quello di salvaguardare le tessere ed il voto nelle elezioni aziendali della Rsu. Poco importa se un lavoratore del Comune di Mesagne porti a casa un reddito annuo normale, come quello previsto dal contratto nazionale, ed un pari livello percepisca esattamente il triplo, solo perché riesce ad avere opportunità di guadagno e riconoscimenti, sempre nell’ambito amministrativo, grazie a delle regole interne dettate non certo da un senso di giustizia”.
Quindi concludono: “Non si può fare sindacato in questo modo, agganciati politicamente a dei partiti, facendo parte addirittura dei direttivi degli stessi. La politica sindacale non può rispecchiare le idee di partito e va ben oltre l’interesse del singolo. Poveri lavoratori che credono ancora nella giustizia sindacale. Purtroppo oggi è solo utopia”.
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