11/06/2006 - 09:22:00 -
a cura di Tranquillino Cavallo
Ieri la città di Mesagne è divenuta una bolgia di auto a causa della chiusura di via Brindisi e piazza Vittorio Emanuele necessaria ad approntare logisticamente la zona in cui si è svolta una manifestazione di moda. La principale arteria cittadina è stata chiusa al traffico dalle ore 9 del mattino alle ore 24, e anche dopo, della notte. Tanto è bastato per mandare in tilt il traffico e fare infuriare commercianti e residenti che se la sono presa con i vigili urbani in servizio presso la transenna. Pochi, per la verità, per arginare sia il mare di proteste della gente sia quello delle auto. A risentirne anche l’ambiente perché lo smog emanato dalle auto in coda era facilmente percepibile nell’aria per non parlare dello strombazzamento delle auto.
La cronaca di una giornata particolarmente convulsa inizia intorno alle ore 9 del mattino quando una pattuglia di vigili urbani arriva in via Brindisi e pone una transenna di traverso la strada. Quindi deviano le auto in via Duca Asparra e da qui verso via Diego Ferdinando, via Epifanio Ferdinando per giungere al centro della città.
Così, le auto in entrata da Brindisi subiscono un notevole rallentamento ed iniziano ad incanalarsi fino a formare code lunghe fino all’ingresso della Statale 7. Anche le vie adiacenti iniziano ad intasarsi mentre gli automobilisti cominciano a spazientirsi e a fare rombare i motori e i clacson. L’inquinamento acustico crea problemi tra i residenti ed i commercianti i quali si portano davanti ai vigili per protestare. Per non parlare dei grossi camion che sono un vero tormentone poiché trovano difficoltà a transitare nelle strade.
“Chiudere via Brindisi di sabato, la principale arteria di accesso alla città, quando la gente è in giro per fare acquisti è qualcosa di improponibile”, spiegano alcuni commerciati e cittadini riuniti davanti al bar della zona. “L’amministrazione comunale prima di autorizzare una tale tipologia di manifestazioni avrebbe dovuto valutare bene l’impatto ambientale che ha una tale circostanza sul nostro rione già vessato, normalmente, dal traffico”, evidenziano alcuni professionisti. (Foto di Enzo Neve)
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