17/11/2006 - 20:30:00 -
a cura di Redazione
Centosettanta anni di carcere e 2 milioni e 731 mila euro di multa è la pena inflitta dalla Prima sezione penale del Tribunale di Brindisi ai 23 individui arrestati nell’ambito dell’operazione “Rintocco”, portata a termine nella notte del 22 giugno 2004 dagli uomini del commissario capo Sabrina Manzone, e che ha smantellato una delle frange criminali vicine alla Nuova Sacra Corona unita dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti ed all’immigrazione clandestina. La condanna, emessa nel pomeriggio di ieri, avviene alla vigilia dell’incontro nazionale sulla mafia che da oggi si svolge a Roma e che vede tra i principali attori dell’iniziativa, promossa da Libera, il sindaco di Mesagne, Mario Sconosciuto.
Il lavoro certosino svolto dalla polizia di Mesagne è riuscito ad individuare e smantellare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga ed al traffico di clandestini. Da questa complessa indagine è scaturita l’operazione “Rintocco, il cui nome deriva dalla circostanza che tra gli arrestati c’era Antonio Campana, di cui l’accusa aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione, ed i fratelli Francesco (7 anni di reclusione), Liliana (6 anni) e Sandro (5 anni), che è riuscita ad inchiodare 23 individui alle loro responsabilità penali.
Articolata la sentenza di condanna che vede 19 imputati condannati parzialmente poiché ritenuti estranei ad alcuni capi di imputazione inizialmente ascritti.
Queste le condanne: Rosario Capodieci, 4 anni, 6 mesi di reclusione ed 800 mila euro di multa. La richiesta del pm, Silvia Nastasia, era stata di 4 anni e 6 mesi; Paride Cosimo Aprile 4 anni, 6 mesi e 25 mila euro di multa. La richiesta era di 6 anni. Emanuele Tommaso Belfiore 2 anni, 2 mesi di reclusione e 7 mila euro di multa. Il pm aveva chiesto 16 anni e 3 mesi. Mauro Bianco 1 anno e 6 mesi di reclusione con il pagamento di 5 mila euro di multa. Per lui erano stati chiesti 16 anni e 3 mesi di reclusione. Massimo Buccolieri 1 anno e 8 mesi di reclusione con il pagamento di una multa di 4 mila euro. La richiesta era di 4 anni. Nove anni ciascuno ad Antonio Campana e il fratello Francesco. Mentre la sorella Liliana è stata condannata a 4 anni di reclusione e 450 euro di multa, ed il fratello Sandro a 7 anni di reclusione.
Per Antonio Carmelo Della Porta 7 anni e 7 mesi di reclusione oltre ad una multa di 100 mila euro. Erano stati richiesti dal pm 16 anni e 6 mesi. Per altra sentenza della Corte di Appello di Lecce il Della Porta è stato condannato ad una pena complessiva di 9 anni di reclusione e 120 mila euro di multa.
Gjonca Ritvan a 5 anni e 800 mila euro di multa. La richiesta era di 4 anni di reclusione. Andrea Librato 22 anni di reclusione. Angelo Librato 7 anni di reclusione contro i 16 anni della richiesta. Vincenzo Molfetta 9 anni e 8 mesi di reclusione. Alessandro Monte 14 anni di detenzione contro i 18 dell’accusa, Cosimo Monte 18 anni e 6 mesi di reclusione contro i 18 richiesti e Fabrizio Monte con 17 anni di reclusione contro i 18 richiesti dal pm. Mauro Pezzolla a 7 anni di reclusione e 70 mila euro di multa contro i 6 anni richiesti. Ilir Resulaj 13 anni e 6 mesi di detenzione contro la richiesta di 17 anni. Lorenzo Rochira a 5 anni ed 800 mila euro di multa. La richiesta dell’accusa era stata di 4 anni e 4 mesi di reclusione. Pena sospesa per Mauro Bianco e Massimo Buccoliero.
Assolti perché il fatto non sussiste Gianluca Carriero, Leonardo Conversano, Felice Saracino Francavilla. Il collegio di difesa che era composto dagli avvocati Marcello Falcone, Gianfrancesco Castrignanò, Rosanna Saracino, Raffaele Missere e Stanislao Massari.
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