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Tomaselli sulla Finanziaria
19/11/2006 - 17:38:00 - a cura di R. Cav.
l’Unione Europea ha adottato negli anni passati la strategia dei corridoi di trasporto transeuropei per facilitare gli scambi “multimodali” (merci, persone, servizi) tra Stati, quali complesse reti infrastrutturali che rivestono una importanza strategica per i paesi interessati, sia dal punto di vista geopolitico che geoeconomico; - in particolare, il Corridoio di trasporto trans-europeo numero 8 (Trans-European Networks-T.E.N.) si sviluppa lungo una direttrice ovest-est nell'area dell'Europa sud-orientale ponendo in collegamento i flussi di trasporto del Mar Adriatico e del Mar Ionio con quelli che interessano il Mar Nero. Il Corridoio tracciato collega in particolare i porti italiani di Bari e di Brindisi con l'Albania, la Macedonia e la Bulgaria. Dal porto di Durazzo (Albania) l'asse paneuropeo si dirige verso Skopje, passando attraverso Tirana (Albania), per poi proseguire verso Sofia (Bulgaria) e raggiungere, quindi, i porti di Burgas e Varna sul Mar Nero, per un totale di quasi 1.300 km di rete ferroviaria e 960 km di rete stradale; - questo asse di comunicazione ha assunto maggiore importanza nel sistema dei collegamenti pan-europei grazie anche alla definizione di un ulteriore corridoio (10) che crea un nuovo collegamento diretto tra Austria e Grecia. Nel tratto tra Sofija e Plovdiv, altresì, i corridoi 8 e 4 coincidono. Questo ha permesso di coinvolgere sia la Grecia che la Turchia nel progetto; - questa direttrice di traffici non appare semplicemente una importante inftrastruttura stradale e ferroviaria, al pari di altri corridoi, ma rappresenta altresì un decisivo contributo a nuove relazioni tra popoli che in passato hanno vissuto gravi conflitti e, quindi, contribuisce ad una nuova fase di reciproca comprensione e di cooperazione politica, oltre che economica; - l'Italia ha assunto un ruolo guida, trattandosi di un'area geopolitica nevralgica per gli interessi nazionali, in gran parte economicamente depressa ed al cui sviluppo sono interessate importanti imprese pubbliche italiane e, più in generale, l'economia del nostro Mezzogiorno; - l’ormai prossimo ingresso dal 1 gennaio 2007 di Romania e Bulgaria nell’Unione Europea, i cui confini si estenderanno così dall’Atlantico al Mar Nero, nel rendere ancora più strategica tale direttrice, rappresenta per l’Italia la possibilità di svolgere un ruolo centrale nello sviluppo dell’intera area balcanica; - la realizzazione del Corridoio presenta una significativa valenza strategica, sia come asse di trasporto vero e proprio che pone in collegamento con l'area balcanica i porti dell'Adriatico Meridionale (Bari e Brindisi) e quindi le Regioni del Mezzogiorno; sia come strumento di integrazione economica tra queste aree geografiche favorendo lo sviluppo delle attività economico-commerciali e produttive dei paesi interessati; - la recente sottoscrizione del protocollo d’intesa che avvia la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità/capacità Napoli-Bari consentirà di collegare il Tirreno all’Adriatico e di, conseguenza, quindi, i due grandi Corridoi n. 1 (Berlino-Napoli-Palermo) e n. 8; - la previsione sostenuta da autorevoli centri studi internazionali che il completamento e la messa in esercizio del Corridoio 8 comporterà un forte incremento dell’export italiano verso i Balcani che passerebbe, così, dagli attuali 850 milioni di euro a circa 2 miliardi di euro; - manca un coordinatore europeo per il Corridoio 8 come invece avviene per altri tracciati paneuropei, ad esempio per il Corridoio 5. A tale figura l'Italia attribuisce particolare rilievo per los viluppo dell’intero progetto; - nei mesi scorsi si e' tenuta, su richiesta bulgara, a Plovdiv (Bulgaria) una Conferenza dei Ministri dei Trasporti dei Paesi interessati all'iniziativa, conclusasi con una Dichiarazione comune nella quale si ribadisce l'importanza prioritaria della realizzazione dello stesso e l'impegno comune ad agire in tal senso; - il DPEF 2007-2013 definisce come prioritario lo sviluppo delle capacità logistiche che interessano il territorio nazionale, attraverso in particolare il potenziamento delle grandi direttrici strategiche e dei relativi nodi di rango internazionale e dei corridoi di rilevanza nazionale e tranfrontaliera; impegna il Governo a - sostenere presso l’Unione Europea il reinserimento nei progetti di valenza strategica degli interventi previsti dal Corridoio 8; - attivare in sede di Commissione Europea ogni utile iniziativa volta all’istituzione del Coordinatore europeo, per avviare concretamente la realizzazione di questo vitale corridoio per lo sviluppo dell’economia italiana e meridionale in particolare; - rafforzare opportunamente i porti di Bari e Brindisi, che rappresentano i punti di snodo nazionali ed europei del Corridoio, potenziandone le infrastrutture per consentire lo sviluppo di attività intermodali e logistiche, utilizzando la disponibilità di banchine ed aree retroportuali presenti nei porti pugliesi, che rappresentano un sistema portuale integrato, in grado di fronteggiare i volumi di traffico attesi dall’attuazione del Corridoio 8. ON. SALVATORE TOMASELLI ON. MICHELE META ON. GIOVANNI CARBONELLA ON. ANTONIO ATTILI ON. TERESA BELLANOVA ON. MICHELE BORDO ON. GIUSEPPE CALDAROLA ON. NICOLA ROSSI ON. ALBA SASSO ON. LUDOVICO VICO
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