20/11/2006 - 11:30:00 -
a cura di Mino Falcone, Consigliere prov.le Margherita
E’ opportuna qualche puntualizzazione generale. Non è vero che la Margherita DL di Mesagne abbia ratificato l’accordo pro-Faggiano vincolando il proprio assenso all’assegnazione di un vice-sindaco alla Margherita stessa: se si sa leggere il documento offerto ai partiti della coalizione si evidenzia innanzitutto “la volontà della Margherita di Mesagne di riconoscere la candidatura espressa dai Democratici di Sinistra, Cosimo Faggiano, quale espressione del centrosinistra che concorrerà alle prossime elezioni amministrative” e quindi “si ritiene opportuno contribuire al dibattito in corso… finora incentrato unicamente sul nome del candidato “ che ha penalizzato le riflessioni squisitamente politiche inerenti al centrosinistra, alla sua unità, alle ragioni dello stare insieme, col rischio di sottovalutare gli effetti che questo comporta sui cittadini, sulla Città e sulla tenuta della coalizione stessa. E’ in virtù di questa nuova fase che la Margherita mette a disposizione della coalizione tutte le sue risorse, le sue qualità e i suoi valori e, nel rispetto delle sue prerogative, si propone come forza motrice di quel cambiamento di cui il riformismo moderato è elemento essenziale e irrinunciabile.
Tale impegno è dettato innanzitutto dall’opportuno rispetto degli equilibri espressi nel quadro politico nazionale, ma è soprattutto doveroso verso tutti quei cittadini mesagnesi che, nelle ultime tornate elettorali, hanno espresso un forte e chiaro intendimento quando hanno chiesto e permesso alla Margherita di rappresentarli con molti eletti in seno al Consiglio comunale, al Consiglio provinciale e al Consiglio regionale. Non è questo un dato oggettivo che evidenzia l’autentico spessore politico ed elettorale della Margherita mesagnese e che ricolloca il tema degli incarichi istituzionali nel contesto di un percorso politico chiaro e trasparente e per nulla riconducibile ad una sterile, e per tutti umiliante, logica di spartizione?
Da qui, e solamente da qui, nel riconoscersi la responsabilità di essere forza motrice della coalizione, nasce e si giustifica la richiesta da parte della Margherita di assumere incarichi istituzionali, tra cui, e primo fra questi, la tanto vociferata carica di vicesindaco. Non è quindi un “tiket” elettorale: è un contributo politico! “La Margherita non è solita fare richieste di visibilità o di poltrone ma, come nel caso specifico di Mesagne, - afferma il segretario provinciale Daniela Malglie -offre solo contributi politici alla discussione”. Agli alleati, e all’amico Matarrelli in particolare, dico di non temere: il manuale Cencelli non si è applicato nell’attuale Amministrazione Sconosciuto, immaginarsi in quella futura con 5 assessorati e il doppio di formazioni partitiche, ma aggiungo anche che, già prima di individuare il candidato sindaco, la Margherita ha avvertito per prima l’urgenza di dover definire un progetto politico innovativo che tenesse conto delle incalzanti novità e sancisse un forte rilancio dell’azione amministrativa capace di intercettare e risolvere le questioni emergenti dalla Città e dai cittadini. Nel costruire insieme la città che vogliamo non contano le proporzioni ma le preposizioni.
|
DemoAgency