20/11/2006 - 16:55:00 -
a cura di R. Cav.
Il Palazzetto dello Sport di via Dei Mille è stato intitolato, per la prima volta in Puglia, a due Maestri di scherma: Giuseppe e Carlo Zumbo.
La cerimonia si è tenuta ieri mattina, domenica 19 novembre, ed è iniziata con un breve momento di raccoglimento, cui ha fatto seguito la scopertura della targa recante il nome dei due Maestri, padre e figlio, straordinari rappresentanti di una gloriosa dinastia che da oltre 70 anni tiene alto il nome della scherma brindisina e pugliese. Alla cerimonia di intitolazione hanno preso parte le massime autorità civili e sportive cittadine che hanno voluto rendere omaggio ai due maestri. Tra questi, il sindaco di Brindisi, on. Domenico Mennitti: “L’impegno dei Maestri Giuseppe e Carlo Zumbo ha tracciato un segno profondo nella storia di questa città, ponendo l’attività sportiva come strumento educativo per numerose generazioni di giovani. Brindisi, talvolta, dimentica i cittadini che le hanno dato lustro: noi invece vogliamo celebrare queste due grandi figure che tanto hanno dato a questa città affinché restino scolpite nella memoria collettiva. Giuseppe e Carlo Zumbo sono stati autentici Maestri perché veri protagonisti di vita sportiva, capaci non solo di esaltare le doti tecniche dei loro atleti ma anche di infondere in loro una profonda coscienza morale”.
Anche il vice presidente dell’Aims (Associazione Italiana Maestri di Scherma), Saverio Crisci, ha voluto ricordare l’amico Carlo Zumbo, raccontando i sacrifici compiuti da quest’ultimo, da ragazzo, per amore della scherma. A seguire, lo stesso Crisci ha omaggiato la vedova di Carlo Zumbo con un piatto commemorativo donato dall’Aims. Si sono uniti al ricordo anche il presidente del Comitato Coni provinciale, Nicola Cainazzo, il presidente del Tae Club Giuseppe Attanasi (che ha condiviso a lungo la struttura sportiva assieme a Carlo Zumbo) ed i vertici della Federazione Italiana Scherma per voce del Presidente Giorgio Scarso.
Al termine degli interventi, gli atleti del club Lame Azzurre Brindisi sono scesi in pedana per una dimostrazione di fioretto e di spada per ricordare i Maestri come loro stessi avrebbero voluto: sul campo, per sottolineare ancora una volta la grande passione per la scherma di questa gloriosa dinastia.
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