22/11/2006 - 09:35:00 -
a cura di Redazione
L'associazione Cicloamici Fiab di Mesagne ha proposto all’amministrazione comunale la costituzione di un Forum cittadino sulla mobilità sostenibile e la sicurezza stradale. La vivacità della discussione in atto sulla pista ciclabile e l’attraversamento pedonale di via Marconi ha concentrato l’attenzione dei partiti e dei cittadini sulla sicurezza stradale e sulle piste ciclabili.
“Questo – spiega Antonio Licciulli, dei Cicloamici - per canalizzare su un piano propositivo e costruttivo i molteplici contributi di singoli cittadini, partiti, associazioni e tecnici”.
Ricordiamo che su via Marconi sono in fase di realizzazione una pista ciclabile, un’isola spartitraffico e salvagente con un incrocio rialzato e ravvicinato.
“Il comune di Cattolica – spiega Licciulli - ha realizzato 100 incroci rialzati, tante rotonde e altri interventi di moderazione del traffico ottenendo così il 75 per cento della riduzione degli incidenti stradali. Il comune di Padova conta 150 attraversamenti rialzati che diventeranno 200 entro il 2007. A progettarli è stato lo stesso architetto Marescotti che è intervenuto come consulente nel progetto “Mesagne vivibile a piedi e in bicicletta”.
Ed ancora: “Tra le tante accuse fatte contro la pista ciclabile e gli interventi per la moderazione del traffico in via Marconi quella di "incompatibilità ambientale" pare ai cicloamici la più paradossale e iperbolica. E' un fatto oggettivo che una pista ciclabile serve ad andare in bicicletta riducendo così il traffico veicolare e migliorando l'ambiente”.
Gli interventi di moderazione del traffico su via Marconi e viale Indipendenza possono essere l’inizio di un nuovo approccio al problema del risanamento dell’ecosistema urbano a Mesagne.
“Certamente – aggiunge Antonio Licciulli - Questo tipo di interventi non si possono annullare algebricamente ma devono moltiplicarsi in progressione. Il “forum sulla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile” potrà raccogliere intorno a un tavolo amministratori, associazioni e tecnici. Questa proposta fu già fatta dai cicloecologisti di Mesagne alle forze di maggioranza e opposizione nel 2002 con una lettera aperta agli allora candidati sindaci”.
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