22/11/2006 - 09:40:00 -
a cura di Redazione
C’è apprensione nel comparto agricolo locale per la contrazione della lavorazione del pomodoro da parte dell’industria conserviera Conserve Italia. Per cercare di trovare una soluzione al problema la Fai-Cisl e la Uila-Uil stanno cercando di realizzare una serie di iniziative che tendono a istituire un tavolo di concertazione con l’azienda al fine di scongiurare eventuali crisi irreversibili.
Così nei giorni scorsi hanno inviato alle segreterie nazionali delle loro rappresentanze sindacali una nota con la quale hanno evidenziato tutta la loro preoccupazione.
“Come è a Voi noto – scrivono i due sindacalisti T. Quartulli e Luigi Vizzino - il gruppo alimentare Conserve Italia nel 1999 ha realizzato, in questo territorio, un importante investimento rilevando una Industria Conserviera locale: “la Campana sas”.
Quindi le aspettative e le speranze legate a tale investimento sono andate pian piano scemando, atteso che l’unica lavorazione realizzata è stata quella del “pomodoro”. “Certo – confermano Quartulli e Vizzino - A nulla sono valsi i ripetuti insistenti inviti rivolti,dalle scriventi Federazioni Provinciali,perché venissero realizzate nuove lavorazioni della filiera agro-alimentare. Nel 2006 l’azienda ci ha presentato un programma di lavoro fortemente ridimensionato rispetto alla precedente campagna, prevedendo una lavorazione di 180.000 quintali in luogo dei 240.000 dell’anno precedente, con una conseguente drastica riduzione della manodopera occupata: da 410 a 250 lavoratori stagionali.
La lavorazione dei pomodori si è svolta secondo le previsioni programmate ed ad oggi risultano lavorate 111 mila101 ore contro le 165 mila575 ore del 2005.
Concludono i due sindacalisti: “Non sfuggirà alle segreterie nazionali l’importanza del ruolo, diretto ed indiretto, di questo insediamento agro-alimentare, nel contesto provinciale, e, con tale consapevolezza, vi chiediamo di rendervi promotori dell’apertura di un tavolo negoziale per discutere sulla situazione e le prospettive di questa presenza agro-alimentare”.
Intanto Luigi Vizzino chiede l’intervento delle istituzioni territoriali. “Su tale argomento le istituzioni debbono essere al nostro fianco. Per primo il Comune di Mesagne, nel cui territorio ricade l’insediamento produttivo, ed a seguire provincia e regione. L’importanza strategica del gruppo produttivo di Conserve Italia deve muovere il mondo politico al fine di scongiurare qualsiasi situazione critica”.
Quindi come pensate di superare l’attuale crisi. “Pensando ad una produzione stagionale alternativa a quella del pomodoro. Bisogna diversificare la produzione facendo in modo che nello stabilimento di Mesagne possano essere lavorati altri prodotti agricoli”.
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