12/06/2006 - 11:30:00 -
a cura di Redazione
Sono davvero dispiaciuto nell’apprendere quotidianamente che tutte le perplessità ed i timori da me espressi a causa degli scellerati atteggiamenti del Presidente Errico stiano trovando conferma.
Ancor più amareggiato nel rendermi conto che una politica cinica e demagogica mascherata da “ispirazione visionaria” del Presidente della Provincia colpisce e danneggia uomini, famiglie, bisogni primari come la casa, il lavoro, i servizi.
Sono convinto, e so di non essere il solo nel centro destra così come nel centro sinistra, che i danni che la presidenza Errico va producendo al tessuto socio economico di questa provincia sono irreparabili nel breve periodo e vanno molto al di là di quanto in questi giorni è sotto gli occhi di tutti.
Appena pochi giorni fa avevo sentito il bisogno di mettere in allarme tutti, ma soprattutto la parte più autorevole e seria dello schieramento che sorregge Errico, su una situazione che va accumulando emergenze giorno dopo giorno e che non è difficile da prevedere esplosiva nel breve periodo.
Messaggi altisonanti, annunci di risoluzione di problemi, autoproclamazione ed autocelebrazioni accompagnate da una paternalistica accondiscendenza ed umana comprensione per chi richiede “soltanto” la risoluzione di un proprio problema urgente sono gli atteggiamenti di risulta di un “solismo” esasperato che non potrà portare nulla di buono.
I problemi del lavoro coinvolgono vite, famiglie, dolori e devono essere affrontati con passione, con competenza e con coraggio.
Tutte le soluzioni sbandierate dal Presidente hanno dimostrato di valere per quei pochi giorni necessari alla verifica della loro inutilità: così la vicenda della selezione della parte umida dei rifiuti, della società ambientale per i precari, della centrale a pannelli solari per compensare l’Italgest e non ultimo l’accordo con la Teseco per assunzioni immediate sfumate nel volgere di poche settimane.
Il buon senso che accompagnò il notaio Errico facendolo dimettere da sindaco di Brindisi dopo pochi mesi sembra averlo abbandonato né possiamo contare su un ravvedimento in corso d’opera dal momento che sin’anche gli atteggiamenti di sfiducia più plateali da parte dei suoi partners vengono vissuti da lui esclusivamente come affronti personali.
Fino a quando? Possibile che nessuno possa far niente?
La disoccupazione è in aumento, le emergenze ci assediano e noi di Forza Italia non riusciamo a sentirci autorizzati ad aspettare passivamente che la situazione degeneri per trarne benefici elettorali.
Siamo pronti a dare il nostro contributo, anche in Provincia, per un dialogo che, prescindendo da Errico, porti a soluzione i problemi più urgenti.
La dolorosa vicenda degli amici ex lavoratori della DOW e dell’EVC, così come quella dei precari e dei lavoratori dei piani d’impresa meritano che le beghe politiche e le contrapposizioni facciano un passo indietro nell’interesse comune.
Il coordinamento provinciale di Forza Italia e, per mio tramite, il coordinamento regionale, è disponibile a fornire qualsiasi aiuto venisse richiesto dai partiti di centro sinistra e dalle organizzazioni sindacali per l’apertura di un dialogo onesto ed efficace finalizzato alla risoluzione delle problematiche del lavoro.
Nessuno può ancora ignorare che la nostra provincia, non rappresentata nella giunta regionale, saprà far valere le proprie ragioni soltanto se esse saranno condivise da tutte le forze politiche, imprenditoriali e sindacali che ne hanno a cuore le sorti.
Occorre un patto “nonostante Errico” che dia finalmente voce alle attese della gente della Provincia di Brindisi.
Mentre il presidente Errico lavora per se, noi altri, tutti, possiamo lavorare assieme per porre fine alle sofferenze di chi ogni giorno, con grande dignità, manifesta il proprio disagio.
Usciamo dagli schemi e rimbocchiamoci le maniche…tutto il resto è letteratura.
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