24/11/2006 - 20:18:00 -
a cura di R. Cav.
Si è conclusa con una sentita e numerosa partecipazione di fedeli, di sacerdoti e diaconi, di sindaci e di rappresentanti istituzionali, la S. Visita Pastorale dell’arcivescovo Rocco Talucci alla Chiesa di Brindisi-Ostuni.
La cerimonia si è svolta nella chiesa di S. Paolo, per la temporanea chiusura della Basilica Cattedrale interessata da lavori di restauro.
«Ci siamo riuniti nell’amore del Buon Pastore e godiamo della sua presenza che ci parla e ci sostiene», ha esordito, nella sua omelia mons. Talucci.
Ripercorrendo le tappe del suo pellegrinare nelle diverse realtà della diocesi, l’arcivescovo ha ricordato, innanzitutto, l’incontro con i sacerdoti: «Siete voi – ha detto loro - i pastori di ogni giorno, chiamati a coltivare quell’amore che appaga le aspirazioni degli uomini che ci sono affidati». Ha ricordato, inoltre, le famiglie, i giovani, che ha esortato riconoscere il Signore, anziché «pastori falsi e pascoli avvelenati»; gli ammalati, che dalla croce di sofferenza aspirano alla resurrezione; i lavoratori ai quali ha ripetuto l’invito a «lavorare nella giustizia e a riconquistare il senso del riposo e della domenica». Ha sottolineato la bellezza della visita alle comunità parrocchiali, «luoghi di fede e di apprendimento dell’amore»; gli incontri con gli amministratori che ha esortato ad «amare le loro città, a rispettare l’ambiente, a costruire con gli altri il bene comune».
La conclusione ufficiale della Visita Pastorale coincide con l’inizio della Visita “Ad Limina Apostolorum” in cui, come tutti i vescovi italiani, anche mons. Talucci si recherà dal papa, dal «successore di Pietro» per «parlare di voi e per confermare nella fede noi e il nostro cammino».
Nel corso dell’omelia, inoltre, mons. Talucci ha annunciato il Sinodo diocesano, il primo dal 1961: «continuiamo a stare insieme e questo ci farà vivere una vera esperienza sinodale» - ha detto ancora. Spiegando le tappe di questo cammino sinodale ha precisato: «incamminiamoci con gradualità, preparandoci nei vari ambiti della pastorale, nell’integrazione fraterna, nell’animazione della società, nell’esperienza della carità. La celebrazione del Sinodo – ha concluso - sarà il riconoscimento di un cammino di fede che stiamo già sperimentando».
L’ultimo pensiero di mons, Talucci è stato per la Vergine Santa: «davvero essa è stata la mia guida sicura e la mia compagna in questo pellegrinaggio».
La celebrazione si è conclusa con il saluto alle autorità presenti e la distribuzione della lettera che mons. Talucci ha scritto all’intera comunità diocesana.
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