25/11/2006 - 12:00:00 -
a cura di Redazione
Il Comune di Mesagne ha bandito giorni addietro due concorsi per assumere i futuri dirigenti dell’ufficio Urp e del nascente ufficio Europa. Fin qui niente di strano se non fosse che tra le varie clausole previste dall’ente comunale c’è quella, tanto contestata, dei 18 mesi di esperienza amministrativa presso una pubblica amministrazione che, di fatto, escluderebbe molti candidati. Ed è querelle con il centrodestra che, contrariato dalla vicenda, invia un esposto al sindaco Mario Sconosciuto in cui è scritto: “Il suddetto requisito rappresenta un evidente sbarramento alla partecipazione diffusa da parte di giovani laureati a posti di lavoro stabilizzati che in un territorio con molti problemi occupazionali, rappresentano a volte un vero e proprio miraggio per decine di persone in cerca di occupazione. Inoltre non è pienamente garantito il principio delle pari opportunità che una clausola di questo tenore inserisce, penalizzando la gran parte degli aspiranti. Si sottolinea, tra l’altro, come una larga partecipazione di varie professionalità garantirebbe anche una migliore scelta a vantaggio della qualità, come avviene nella gran parte dei concorsi pubblici. Si chiede, pertanto, di porre in atto la procedura per una eventuale temporanea sospensione dei bandi e, dopo opportune modifiche regolamentari, escludere la clausola che inibisce la partecipazione allargata di tanti laureati della città e del territorio”.
Quindi la Cdl precisa: “L’abitudine a dare lezioni di etica e di comportamento agli altri è patrimonio intrinseco della sinistra mesagnese in tutte le sue sfaccettature, anche se in questo caso specifico dei concorsi comunali registriamo l’assordante silenzio di Rifondazione Comunista”. A questo punto il centro destra pone un problema: “Sul quale – dicono - la giunta Sconosciuto, e non i Ds, è chiamata a rispondere. Sono rispettate le pari opportunità dei nostri laureati nei due concorsi in cui è previsto il pre-requisito di 18 mesi di anzianità nella pubblica amministrazione?”.
Alla luce di ciò i consiglieri del centro destra hanno proposto che: “Se c’è la volontà di tutti per modificare serve solo un minuto di consiglio comunale, la norma tutta interna del comune di Mesagne che prevede la famosa anzianità, al fine di allargare la presenza a tutti i laureati del territorio salvaguardando il principio della partecipazione che vuol dire inclusione e non esclusione. Su questo si aspettano risposte persuasive dopo di che saranno i cittadini a farsi un’opinione precisa della situazione in essere”.
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