03/12/2006 - 10:35:00 -
a cura di Redazione
I fondi strutturali, della programmazione 2007 – 2013, sono attesi nella città di Mesagne come una manna dal cielo. Infatti, sarà grazie a questo finanziamento se la città potrà dare una svolta decisiva all’attuale impasse e ridisegnare completamente il suo futuro economico.
A credere fortemente a tale progetto è l’assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, Danilo Zuffianò.
“Bisogna stare molto attenti per non incorrere negli errori del passato. – spiega l’amministratore –
Un esempio per tutti è la recente esperienza dei Pit dove vi sono una serie di problemi”.
Può elencarceli: “Certo – continua Zuffianò – Il primo problema è quello della regolarizzazione dei contributi agricoli. Questo, nella realtà, significa tagliare fuori dalla possibilità di finanziamento oltre il 90 per cento delle imprese agricole. Il secondo problema è il coofinanziamento al 50 per cento. In una situazione di grave crisi del comparto, con l’assenza di una vera programmazione nazionale a favore dell’agricoltura, con le difficoltà di accesso al credito esistenti nella nostra realtà, come possono le imprese agricole partecipare ai bandi Pit. Il terzo problema è quello di completare la filiera e di favorire l’aggregazione”.
Alla luce di tale circostanze occorre quindi investire e favorire nuovi processi di aggregazione e di collaborazione tra i diversi attori del mondo agricolo, investendo prima di tutto in cultura.
“Certamente – conferma Zuffianò - La cultura della qualità, la cultura dell’origine dei prodotti, la cultura della sfida ai nuovi processi di commercializzazione. Altro che internazionalizzazione delle imprese, se non si riesce a far crescere culturalmente le nostre imprese tra un po non potranno commercializzare nemmeno nei mercati rionali. I nuovi finanziamenti dovranno tener conto di tutte queste reali difficoltà, altrimenti saremo destinati a disegnare un programma strategico di sviluppo ricco di bellissime idee progettuali, anche ben articolate, ma lontane mille miglia dalla vita reale e dalle esigenze del territorio”.
Lei giorni addietro ha avanzato delle proposte concrete al presidente della Provincia di Brindisi, Michele Errico, nel quadro delle linee programmatiche di sviluppo dei prossimi anni.
“La proposta che ho avanzato è quella di creare a Mesagne un polo agro-industriale ed agricolo di riferimento per l’intera provincia utilizzando le strutture già esistenti. Strutture economiche che hanno maturato una valida esperienza produttiva e commerciale che li rende competitivi sui mercati internazionali. L’aggregazione è il valore aggiunto di cui si debbono dotare le nostre aziende”.
Ma questo è sufficiente per vincere la sfida che arriva dall’estero. “No – conclude l’assessore – bisogna investire in ricerca ed in marketing. I nostri prodotti tipici sono ricchi di antiossidanti, di sostanze con azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Sul nostro territorio abbiamo tutto. Dai centri di ricerca ai prodotti. Bisogna solo investire in marketing per valorizzare bene i tesori della nostra terra”.
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