13/06/2006 - 07:30:00 -
a cura di t. Cav
La gestione dei beni culturali a Mesagne è un flop secondo la coordinatrice di Azzurro Donne, Violetta Scalera, che in una lunga nota denuncia le inadempienze dell’assessorato alla Cultura.
“Ad onor del vero – spiega Violetta Scalera – dobbiamo riconoscere alle amministrazioni precedenti l’atteggiamento di incoraggiamento che hanno avuto per ristrutturare, restaurare e valorizzare i beni culturali di Mesagne. Poi, negli ultimi anni, il nulla”.
Continua la Scalera: “Ci chiediamo perché l’assessorato alla Cultura per quattro anni non ha realizzato un programma di valorizzazione dei beni culturali a vantaggio di quanti, turisti e residenti, in questi anni hanno manifestato la volontà di visitare tali luoghi. L’estate è alle porte e ancora il museo della Civiltà messapica non è fruibile. Forse lo sarà nel prossimo mese, dopo anni di chiusura. Ed ancora le bellissime tombe messapiche rinvenute in via Castello sono state ingabbiate in un bar privato rendendole, di fatto, non fruibili alla gente. Eppure l’area in cui insistono è di proprietà comunale. Allora perché per poterle visitare bisogna chiedere il permesso ai proprietari del bar sovrastante. L’amministrazione comunale ha perso i suoi beni e la loro fruibilità”.
La coordinatrice di Azzurro Donne sciolina altre situazioni: “Mi vergogno a vedere lo stato di abbandono in cui versano le Terme romane di contrada Malvindi. Unica testimonianza di tale genere nella nostra provincia. Per non parlare della chiesa del Santissimo Salvatore rinvenuta in via Geofilo e da anni chiusa in attesa di un restauro che ridia al manufatto la sua storia. Potrei parlare di Muro Tenente e Muro Maurizio, insediamenti archeologici, su cui l’oblio sembra fare da padrone”.
Infine Violetta Scalera evidenzia: “Penso che non è questa la maniera giusta per valorizzare la nostra storia”.
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