07/12/2006 - 08:50:00 -
a cura di Redazione
L’industria conserviera mesagnese “Conserve Italia” ieri sera è stata occupata dai lavoratori al termine di un’assemblea in cui è stato evidenziato lo stato di latitanza dell’azienda che in questi giorni ha dato inizio ad una operazione di trasferimento del prodotto presso altri stabilimenti del Centro-Nord Italia. “Il progetto aziendale - dicono i lavoratori – è quello di chiudere l’attività a Mesagne”. Per tale motivo i 25 dipendenti fissi dell’azienda nella serata di ieri hanno deciso, loro malgrado, di mettere in atto un gesto estremo come quello di occupare l’azienda e non fare uscire i camion. Per loro è imperativo conservare i livelli occupazionali. Insomma fare in modo che non si creino nuovamente sacche di disoccupazione che incidono negativamente nel tessuto sociale mesagnese.
Così, hanno iniziato un braccio di ferro con l’azienda che stamani uscirà dagli stretti confini comunali perchè sarà portato all’attenzione delle istituzioni comunali, provinciali, regionali e nazionali. A fianco dei lavoratori c’è la Uila Uil con il segretario provinciale, Luigi Vizzino, che ha già allertato del fatto l’organizzazione nazionale mentre nel pomeriggio di oggi la giunta comunale di Mesagne varerà un provvedimento teso a sollecitare l’intervento ministeriale.
Ieri sera il sindaco Mario Sconosciuto è stato informato dello stato di agitazione dei dipendenti dell’industria conserviera ed ha seguito con attenzione l’evolversi degli eventi. Il primo cittadino ha delegato l’assessore alle Attività produttive, Danilo Zuffianò, di porre in atto tutte le iniziative tese a garantire i livelli occupazionali dei 25 dipendenti.
“E’ una decisione sofferta ma necessaria – spiega Franco Facecchia, responsabile della Rsu aziendale – Conserve Italia ha iniziato a smobilitare iniziando a portare via il prodotto lavorato e semilavorato. Il 31 dicembre, ci hanno detto, cessa l’attività. Davanti a tale evidenza è chiaro che non è stato accettato nessun piano di diversificazione della lavorazione da noi proposto. L’unico loro scopo è quello di spostare la produzione su altri stabilimenti. Non si tratta di una questione finanziaria, poiché le risorse ci sono, quanto di opportunità commerciale”.
“Siamo delusi – commenta con amarezza l’assessore Danilo Zuffianò – perché più volte abbiamo sollecitato l’azienda a sedersi intorno a un tavolo di concertazione. Ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta. L’amministrazione comunale comprende il disagio dei lavoratori ed è a loro fianco”.
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