10/12/2006 - 10:20:00 -
a cura di Redazione
Sono già trascorsi cinque giorni da quando i dipendenti di “Conserve Italia” hanno deciso di occupare la fabbrica poiché hanno avuto il sentore che i livelli occupazionali rischiavano di saltare a causa della mutata strategia aziendale.
Così hanno preso i sacco a pelo ed hanno iniziato a presidiare, notte e giorno, il sito conserviero in attesa di ricevere un segnale positivo sia dalle istituzioni che dalla direzione aziendale.
Per tale motivo questa mattina a mezzogiorno presso l’azienda si svolgerà un incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Enzo Russo.
Intanto, nel sito produttivo si assiste ad una processione di politici che si recano per portare ai lavoratori sia la propria solidarietà che la promessa di un pronto interessamento mentre i vertici aziendali hanno fatto sapere di aver fissato un incontro con le istituzioni il prossimo 18 dicembre.
Sulla vicenda è intervenuto il candidato sindaco del movimento A Sinistra, Pompeo Molfetta, il quale ha tenuto un incontro con i lavoratori al termine del quale ha spiegato: “E’ evidente che in questa partita c’è qualcuno che su questi processi non ha vigilato come avrebbe dovuto. La solidarietà dovuta ai lavoratori che rischiano di perdere l’occupazione stabile o stagionale purtroppo non ci lava la coscienza dalle nostre responsabilità di forza politica, che su questi temi ha troppo spesso delegato fidando nella sensibilità e nella competenza di istituzioni che si sono spesso dimostrate improvvide o distratte. E’ un errore che speriamo di non commettere più”.
Ed in previsione dell’incontro di lunedì che si svolgerà in provincia l’assessore, Concetta Somma, ha dichiarato: “Ho chiesto ai rappresentanti dei lavoratori di far pervenire in assessorato una relazione scritta dettagliata per consentirci di valutare al meglio le iniziative da intraprendere. Il tutto in stretta sinergia con il presidente Errico e il vice presidente Damino Franco che da giorni stanno seguendo la vertenza in atto per quanto riguarda l’aspetto relativo ai programmi di sviluppo produttivo dell’azienda”.
Per il consigliere provinciale di Rifondazione comunista, Tony Matarrelli: “La vertenza “Conserve Italia” ha fatto comprende a noi politici che sul territorio mesagnese vi sono altri insediamenti produttivi che vanno sostenuti. Per noi è un momento di riflessione in cui dobbiamo far di tutto per salvaguardare queste realtà produttive autoctone altrimenti andiamo incontro ad una disgregazione ed impoverimento sociale”.
Critico, verso la politica adottata dall’amministrazione comunale mesagnese, è il forzista Franco Prettico il quale evidenzia: “Oggi si fanno vedere i vari Faggiano, Matarrelli, Franco e, addirittura, Nichi Vendola che ha telefonato, bontà sua, da Bari dove anziché risolvere i problemi, magari, li complica. La sinistra deve spiegare come mai due insediamenti che si richiamano alla loro parte politica in pochi anni, dopo aver ricevuto tanto dallo Stato, chiudono e lasciano il territorio”.
La vicenda di “Orto del levante”, infatti, non è ancora del tutto chiarita ed oggi si aggiunge quella di Conserve Italia. “Il centro destra locale – aggiunge una nota della Cdl - è disposto a collaborare istituzionalmente col sindaco Sconosciuto nella speranza di risolvere positivamente quest’ultima questione. Ma i Ds, in particolare, devono far conoscere le cose come stanno. Perché dopo le inaugurazioni sono spariti e con loro sono sparite le industrie a danno dei lavoratori e delle lavoratrici di Mesagne”.
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