15/12/2006 - 19:30:00 -
a cura di Redazione
“Stiamo già lavorando alla predisposizione di una delibera per sollecitare provincia e regione a prendere provvedimenti a riguardo del problema degli storni ed, in particolare, a prevedere dei risarcimenti dei danni patiti dagli agricoltori”. È quanto ha affermato il sindaco di Villa Castelli (BR) Francesco Nigro nel corso dell’incontro organizzato, presso il comune brindisino, lo scorso 14 dicembre. Promotore dell’iniziativa è stata la C.I.A. ed in particolare Maria Addolorata Schiena, referente per la C.I.A. a Villa Castelli, e Arcangelo Bruno, responsabile della C.I.A. di Ceglie Messapica. All’incontro dell’altra sera oltre a Schiena e Bruno ha partecipato il presidente provinciale della C.I.A. di Brindisi Luigi D’Amico, oltre ad una folta rappresentanza di agricoltori e di olivicoltori in particolare. Sia Bruno che D’Amico hanno evidenziato il problema degli storni, che ha raggiunto proporzioni da vera e propria calamità naturale, e che sta mettendo in ginocchio le aziende olivicole del brindisino. In conclusione dell’incontro il sindaco Nigro, accogliendo le richieste avanzate dalla C.I.A., ha assicurato il suo interessamento affinché anche il comune di Villa Castelli, al pari di altri della provincia di Brindisi quali Ceglie Messapica e Carovigno, adotti una delibera con la quale si solleciti provincia e regione a far presto per cercare di porre un freno a questa emergenza e per assicurare degli adeguati risarcimenti dei danni patiti agli agricoltori della zona. Continua, dunque, l’iniziativa di sensibilizzazione e sollecitazione degli enti locali sul problema storni avviata nei giorni scorsi dalla C.I.A. di Brindisi. Nei prossimi giorni sono previste altre iniziative simili in altri comuni del brindisino. “E’ ora che la provincia ma soprattutto la regione prendano atto di quello che sta realmente accadendo nelle campagne brindisine a causa degli storni – evidenzia Luigi D’Amico, presidente provinciale della C.I.A. – adottando di conseguenza tutte le procedure per garantire ai nostri agricoltori il risarcimento delle centinaia e centinaia di migliaia di euro di danno che questa specie protetta sta arrecando alle colture olivicole ed orticole in ogni parte della provincia”.
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