16/12/2006 - 11:30:00 -
a cura di Redazione
Si è concluso con la denuncia a piede libero di un soggetto da parte degli agenti della Squadra Mobile di Brindisi un tentativo di truffa realizzato ai danni di un’impresa floro-vivaistica brindisina.
Nei giorni scorsi, infatti, era pervenuta a tale ditta un ordine del valore di circa Euro 20.000,00 per l’acquisto di 2.000 piante ornamentali. Tale commissione giungeva da parte di una azienda tedesca conosciuta negli ambienti commerciali quale leader nel settore.
L’ordinativo era stato seguito da alcune telefonate, presuntivamente fatte dal titolare dell’azienda, con le quali venivano fissati i particolari della consegna e del relativo pagamento.
Alcuni passaggi degli accordi raggiiunti avevano insospettito l’imprenditore locale che quindi esternava i propri dubbi agli agenti della Squadra Mobile i quali, acquisita tutta la documentazione esistente, svolgevano i primi accertamenti al fine di appurare la fondatezza della richiesta proveniente dallo stato estero.
Tale attività permetteva di verificare come in effetti l’azienda che risultava aver inviato l’ordine, pur esistendo giuridicamente, si dichiarava estranea all‘acquisto.
Conferma di ciò la si aveva, inoltre, verificando come gli indirizzi anche telefonici ricavati dalla richiesta giunta in Italia non corrispondevano a quelli della reale ditta tedesca.
Stante ciò, personale della Squadra Mobile decideva di intervenire presso l’azienda brindisina in attesa che giungesse il camion per il carico e trasporto del materiale richiesto.
Ed in effetti, all’arrivo del mezzo, dopo che erano appena iniziate le operazioni di consegna, si interveniva, bloccando l’attività in essere e procedendo alla identificazione dell’autotrasportatore incaricato per la consegna.
Nel contempo, si accertava che un analogo ordine era pervenuto presso altra azienda vivaistica, con sede nella provincia di Bari, il cui titolare veniva reso edotto circa la probabile attività truffaldina realizzata anche nei suoi confronti.
Alla luce dei fatti accertati, sussistendo dubbi sulla condotta dell’autotrasportatore giunto in Brindisi per il trasporto, lo stesso veniva deferito all’A.G. per il reato di concorso in truffa. Le indagini proseguono anche al fine di compiutamente identificare gli altri soggetti di probabile nazionalità estera coinvolti nell’ipotesi delittuosa.
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