16/12/2006 - 13:00:00 -
a cura di Redazione
“Le ragioni di un impegno”. Con questo motto ieri sera, in un auditorium del castello gremito di simpatizzanti ed attivisti del centrosinistra, è stato presentato alla città il candidato sindaco Cosimo Faggiano. Padrini dell’investitura sono stati un po’ tutti i politici della provincia di Brindisi che hanno dato a Faggiano il placet ufficiale per la corsa alla poltrona a primo cittadino della città di Mesagne.
Faggiano nella sua presentazione ha iniziato a parlare del programma di governo che, ha detto: “Lo costruiremo insieme alla città ed ai cittadini. Questo incontro invece vuole delineare il percorso di forte partecipazione e di protagonismo della società e dei cittadini affinché sia un segnale importante per la politica e per le istituzioni. Ed è questa la rivoluzione istituzione che noi vorremmo avviare perché i diritti, i bisogni, la trasparenza, la legalità ed il protagonismo dei cittadini sia l’asse intorno al quale far ruotare le scelte. Avvieremo una grande campagna di ascolto ed apriremo un cantiere per la costruzione del Progetto Mesagne. Questo sarà il nostro obiettivo fondamentale di rapporto con i cittadini”.
Il candidato Faggiano non ha dimenticato di parlare delle priorità della città: “Le priorità sono legate anche agli aspetti dell’amministrazione. Il centrosinistra governa questa città da molti anni e quindi bisogna realizzare un programma che dal punto di vista degli obiettivi concreti la possa legare ai progetti già avviati, al completamento di percorsi importanti, ma deve individuare nei percorsi di legalità uno dei punti di forza fondamentali. Oltre ad una visione urbanistica nuova ed avanzata, delle politiche sociali innovative ed una proposta di cittadella della salute. Questo perché le politiche sociali si debbono intrecciare con i bisogni di salute dei cittadini e soprattutto avviare uno sviluppo economico con l’agricoltura e l’agroalimentare. Uno sviluppo che abbia una progettualità innovativa che metta insieme prodotti e mercati per valorizzare il nostro territorio affinché l’industria non faccia più ciò che ha fatto Conserve Italia. Cioè di venire nel nostro territorio ed andarsene non appena i loro interessi di essere presenti su questo territorio sono venuti meno”.
Una città che in dieci anni è cresciuta. “In città i sindaci che si sono succeduti dopo di me hanno lavorato bene. La città è cresciuta e solo chi è carico di veleni e di strumentalità non ha l’orgoglio di identificarsi con la città che oggi rappresenta un riferimento importante in ambito provinciale ed oltre. Le esperienze significative nei percorsi di legalità hanno portato alla ribalta nazionale la città. Una città cresciuta sia urbanisticamente che dal punto di visto del recupero del patrimonio artistico. Una città cresciuta in consapevolezza ed identità”.
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