17/12/2006 - 10:00:00 -
a cura di Redazione
La vertenza “Conserve Italia” è tutt’altro che conclusa. I lavoratori, dopo i primi giorni della solidarietà, sono tornati ad essere nuovamente soli perdendo quel barlume di speranza che si è acceso nei giorni del blocco dell’attività lavorativa.
Così, l’incontro tra le organizzazioni sindacali, Conserve Italia e le istituzioni che lunedì prossimo era in programma presso l’assessorato regionale è stato annullato poiché si è in attesa della convocazione del tavolo nazionale che si svolgerà, dopo l’approvazione della Finanziaria, presso il ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Tuttavia, la sensazione diffusa e palpabile riscontrata tra i lavoratori è che l’azienda stia preparando ugualmente la dismissione.
Intanto sull’argomento interviene il candidato sindaco del centrosinistra, Cosimo Faggiano, il quale ha seguito con trepidazioni le fasi del blocco della fabbrica incontrando più volte i lavoratori: “In tale situazione – spiega Faggiano - il mio pensiero va subito ai lavoratori ed alle lavoratrici del conservificio, alla loro rabbia e delusione. Penso al segnale che hanno voluto dare a noi ed a Conserve Italia. Un segnale importante per capire che non è immaginabile poter fare ciò che si pensa. Aprire e dismettere le industrie in funzione solo delle previsioni ed interessi aziendali. Bisogna comprendere che le industrie sono portate avanti dalla forza lavoro delle donne e degli uomini di questa realtà territoriale che con grande professionalità e competenza costruiscono il vero patrimonio delle aziende”.
Quindi precisa: “L’azione di lotta intrapresa giorni addietro dai lavoratori ha fatto riflettere anche noi, politici ed istituzioni, sul fatto che non si può dimenticare che la produzione, il nostro territorio, i prodotti, non solo vanno salvaguardati ma possono ancora rappresentare una grande occasione di sviluppo. Ecco perché noi a Conserve Italia, all’Auchan, ma un po’ a tutte le grandi imprese che investono in questo territorio diremo che noi siamo pronti a sostenerli per difendere questo territorio e rilanciarne lo sviluppo e l’occupazione. Per integrare questi insediamenti con la città e con i bisogni della città”.
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