19/12/2006 - 09:23:00 -
a cura di Redazione
A Mesagne non si attenuano i furti dei canali di scolo delle acque meteoriche realizzati in rame. Giorno dopo giorno sono sempre di più i cittadini che al mattino si svegliano e non trovano davanti alle pareti i canali pluviali. Così loro malgrado sono costretti a recarsi presso le forze dell’ordine e presentare una denuncia dei fatti accaduti contro ignoti.
A Mesagne da alcuni mesi si assiste ad una escalation di atti di microcriminalità che stanno destando non poca preoccupazione nel tessuto sociale.
In particolare c’è una banda di ignoti individui dedita al furto dei canali in rame. Gente esperta che arriva davanti alle abitazioni e, incuranti della eventuale presenza dei proprietari, smontano uno dopo l’altro i vari stadi dei canali e li portano via. Diversi, infatti, i proprietari rimasti vittime della fantomatica banda.
Ad essere oltraggiata è stata anche la chiesa di San Pio dove gli ignoti individui hanno lavorato per diverso tempo per smontare cinque canali, lunghi diversi metri, e sparire inghiottiti nel buio della notte.
A questi furti si aggiungo quelli verificatesi nelle abitazioni e nelle residenze estive dei cittadini. Per non parlare delle rapine che hanno cominciato a verificarsi sul territorio dopo un periodo di relativa calma.
Ed ancora. Solo pochi giorni addietro è stato recapitato un messaggio di tipo mafioso ad un vigilantes. Due colpi di fucile che hanno crivellato il portoncino di ingresso della sua abitazione. Forse, gli anonimi delinquenti, hanno voluto, con tale gesto, intimidire il servizio che l’istituto di vigilanza svolge sul territorio di supporto alle forze dell’ordine.
A fronte di tale episodi delinquenziali c’è il lavoro certosino e silente che svolgono, pur nell’esiguità di uomini e mezzi, le forze dell’ordine per cercare di prevenire tali fenomeni delinquenziali.
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