20/12/2006 - 18:07:00 -
a cura di Redazione
Continuano a giungere numerose le segnalazioni di cittadini contattati per la sottoscrizione di abbonamenti a false riviste di polizia.
Il fenomeno è molto vasto e spazia dall’abuso all’uso improprio del termine polizia, fino a concretizzare, come spesso accade, l’ipotesi del reato di truffa.
Nella maggior parte dei casi i cittadini sono convinti che si tratti di operatori della Polizia di Stato, con connesso, intuibile danno all’immagine dell’Istituzione.
Proprio a causa di questo fenomeno la diffusione della rivista ufficiale “Poliziamoderma” e la sottoscrizione degli abbonamenti vengono gestite direttamente da personale della rivista senza avvalersi di società che svolgono questo tipo di servizio. Inoltre, al di fuori dell’ambito istituzionale, la rivista non viene mai proposta al singolo cittadino con richiesta di abbonamento.
L’amministrazione ne cura la diffusione, finalizzata principalmente alla conoscenza della pubblicazione, esclusivamente in determinate circostanze e con precise modalità, in particolare con la distribuzione gratuita a scopo divulgativo e promozionale durante eventi istituzionali su tutto il territorio nazionale. In tale ottica, è importante pertanto in ogni circostanza chiarire che la Polizia di Stato non contatta i cittadini né a casa né nel proprio ambito lavorativo per proporre la sottoscrizione alla rivista in parola.
Purtroppo, gli abusi in questo settore non accennano a diminuire. Per tale motivo, si pregano i cittadini di diffidare da ogni forma promozionale segnalando eventuali iniziative sospette alla locale Questura.
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