15/06/2006 - 08:16:00 -
a cura di t. Cav.
In città la querelle tra centrosinistra e centrodestra circa le sorti dell’ospedale San Camillo de Lellis è tutt’altro che risolta.
Sull’argomento ritorna il consigliere regionale dei Democratici di sinistra Vincenzo Montanaro il quale spiega: “Dall’analisi della proposta avanzata dal Direttore Generale, Guido Scoditti, e contenuta nel cosiddetto “Piano strategico dei servizi sanitari”, emerge un progetto definito e fortemente caratterizzante: quello di contribuire multilateralmente al decongestionamento dell’Ospedale Perrino, divenuto famigerato crocevia dei bisogni ordinari ed emergenziali di gran parte del bacino di utenza del brindisino, soprattutto tra le direttrici del triangolo Brindisi-San Pietro-Mesagne; e di assicurare la certezza del diritto alla salute ad ogni abitante della Provincia che in qualche modo se ne è sentito defraudato. Ora, chiudere gli ospedali, soprattutto con i colpi di mano e passando sopra ai bisogni del cittadino, è assai facile; riaprirli, magari in seguito ad una devastazione come quella rappresentata dal Piano di riordino subito dalla Puglia, è più laborioso”. Montanaro Precisa: “Si delinea chiaramente un piano di lavoro scandito con tempi brevi e scadenze salde, verso cui far convergere le energie della politica e le regole dell’azienda ospedaliera; riattivando in sincronia, allo scopo di avere un’efficace complementarietà, i reparti di Ortopedia nell’ospedale di San Pietro e Chirurgia in quello di Mesagne, cercando di potenziare e professionalizzare le rispettive funzionalità di Pronto Soccorso, dotandole di personale specialistico e strumentazioni diagnostiche adeguate. Proprio perché siamo in una fase di imminente realizzazione abbiamo la necessità di concorrervi in assoluta concertazione, tenendo ben presente che il fine esclusivo del nostro impegno politico è il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini”.
Infine il consigliere conclude: “E’ per questa ragione che ci sembrano ipocrite e fuori luogo le dichiarazioni di coloro i quali hanno avuto la responsabilità della chiusura dei nostri ospedali e oggi fingono di interessarsene pietisticamente. Chi parla a briglia sciolta dello stato dell’arte della sanità nel brindisino evidentemente ignora che queste sono questioni che toccano l’intima determinazione di ogni diritto di cittadinanza, cioè la dignità della persona umana, già vilipesa in lungo e in largo dalle scelte sciagurate dei governi Berlusconi da una parte e Fitto dall’altra”.
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