15/06/2006 - 08:21:00 -
a cura di Tranquillino Cavallo
Il direttore generale dell’Ausl Br/1, Guido Scoditti, ieri pomeriggio è giunto in perfetto orario nella residenza municipale di Mesagne dove ha tenuto un incontro politico con gli amministratori pubblici. Ad accoglierlo oltre al sindaco, Mario Sconosciuto, anche il vice sindaco, Giuseppe Indolfi, i consiglieri regionali, Vincenzo Montanaro ed Enzo Cappellini, il presidente del Consiglio, Domenico Calò, il vice presidente della Provincia, Damiano Franco ed i consiglieri provinciali del centrosinistra.
Cordiale come sempre il direttore generale dell’Ausl, Guido Scoditti, non si è sottratto dall’intrattenersi qualche minuto con gli organi di informazione prima di dirigersi nell’aula consiliare e sottoporsi ad un tavolo di full immersion in cui ha affrontato le problematiche relative alla sanità mesagnese.
“Oggi vige il Piano di riordino varato dal precedente governo regionale. – spiega il direttore Scoditti – Ed è legge, perciò c’è poco da fare. Tuttavia, stiamo cercando di dare agli ospedali territoriali un assetto che non sia monotematico perché è quanto di più sbagliato ci possa essere. Un ospedale deve avere tutte le attività specialistiche di base. I pronto soccorso, ad esempio, non possono erogare prestazioni di urgenza non avendo alle spalle aree chirurgiche come l’Ortopedia e la Chirurgia. A ciò si deve aggiungere un valido supporto anestesiologico e cardiologico. L’ospedale di Mesagne sarà una struttura che dovrà supportare, in maniera qualificata, l’attività specialistica del “Perrino” di Brindisi oggi, più che mai, congestionato a tal punto da non consentire l’ampliamento di specialità in particolari settori poiché non trovano possibilità di collocazione”.
Quanto tempo ci vorrà per attuare questa nuova pianificazione sanitaria.
“Alla luce del riordino ospedaliero ho realizzato un’analisi dei bisogni e delle esigenze assistenziali. Così, ho adottato un provvedimento a stralcio del piano, presentato martedì, che prevede una deliberazione della giunta regionale. In particolare abbiamo chiesto l’autorizzazione di insediare il reparto di Ortopedia a San Pietro e di Chirurgia nel presidio di Mesagne. Due ospedali attualmente carenti di area chirurgica. Mi auguro, che prima di qualsiasi altro piano, la Regione possa autorizzare tale stralcio affinché possiamo avviare le procedure di trasferimento. Io, attualmente, non ho né l’autorità né la podestà per autorizzare la ricollocazione. Mi auguro che il deliberato a stralcio possa trovare una via preferenziale.
Oggi il presidio ospedaliero di Mesagne si caratterizza per le lunghe liste di attesa. Come pensa di venire incontro ai bisogni dell’utenza.
“Mesagne è una nota dolente. Per la verità in tutta l’area Sud di Brindisi è stata provocata una desertificazione dell’assistenza sanitaria. Oggi tutti si rivolgono al “Perrino” di Brindisi per le prestazioni. Per arginare tale fenomeno dal 4 giugno abbiamo allungato i tempi delle prestazioni consentendo di effettuare gli accertamenti radiologici anche nei giorni prefestivi e festivi incentivando economicamente il personale. Inoltre, oltre all’acquisto di nuove apparecchiature diagnostiche, stiamo riorganizzando il sistema delle liste di attesa”.
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