11/01/2007 - 08:40:00 -
a cura di Redazione
Il blitz effettuato lunedì mattina dai carabinieri del Nas di Taranto nell’ospedale civile di Mesagne ha fatto emergere una situazione precaria circa la gestione del laboratorio di analisi e gli ambienti in cui è collocato. All’interno del laboratorio i militari hanno individuato alcuni reagenti chimici per diagnostica strumentale scaduti di validità. Ma non è tutto. Poiché i carabinieri hanno notato la fatiscenza dei locali segnalando il tutto al ministro della Salute, Livia Turco. Le infrazioni sono state addebitate al primario del reparto e ad un suo collaboratore medico.
A conclusione del controllo effettuato lunedì mattina nell’ospedale “San Camillo de Lellis” di Mesagne iniziano a trapelare le prime indiscrezioni frutto dei verbali che i militari hanno inviato al ministero della Salute di Roma.
Tra gli ospedali sanzionati c’è anche quello di Mesagne, nonostante che quasi tutta la struttura è stata trovata in ordine. I carabinieri hanno iniziato il blitz dal pronto soccorso. La stessa cosa hanno fatto, uno dopo l’altro, con tutti i reparti. I militari dell’Arma hanno controllato, secondo un preciso protocollo ministeriale, l’osservanza delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro; l'eventuale assenteismo; lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri ed urbani; la regolare tenuta dei medicinali e degli stupefacenti; l’adempimenti contrattuali relativi agli appalti di approvvigionamento e di distribuzione del vitto e delle pulizie locali; la regolare assistenza del personale infermieristico.
La prima criticità l’hanno riscontrata nella farmacia interna del nosocomio dove su alcune pareti c’è una grossa macchia di umido. Nulla da dire sulla gestione della stessa che hanno trovato in perfetto ordine con i medicinali scaduti posizionati all’interno di speciali contenitori con scritto, a caratteri cubitali: “medicinali scaduti”. La seconda criticità l’hanno riscontrata nel reparto radiologico che, pur tenuto pulito e funzionante, è privo del bagno per disabili. Una struttura sanitaria deve avere, come attenzione particolare, l’abbattimento delle barriere architettoniche e quindi anche le toilette per i diversamente abili.
Infine, dopo aver girato in lungo ed in largo nell’ospedale, sono giunti nel laboratorio di analisi. Per i diversamente abili questo è un ambiente off limits. Infatti, per accedervi bisogna salire diversi scalini. Non c’è uno scivolo per i portatori di handicap. Da qui si giunge in una minuscola sala di attesa dove c’è lo sportello per lasciare le ricette e la porta per accedere alla sala prelievo da cui è visibile, attraverso un finestrone, la fase dello stesso. Per l’utente non c’è nessun rispetto di privacy. Ed è all’interno di questo reparto di analisi, precisamente nel laboratorio, che i carabinieri hanno trovato alcuni reagenti chimici scaduti.
Intanto il direttore generale Guido Scoditti ha avviato una indagine interna per fare luce sulle osservazioni avanzate dai Nas.
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