11/01/2007 - 16:55:00 -
a cura di R. Cav.
Sono stati intensificati i servizi di prevenzione svolti dalla sezione Volanti nei quartieri cittadini dove, per differenti ragioni, più elevata è la possibilità di preparazione o verificarsi di reati. Per ciò, alle ore 03.00 circa del mattino del decorso 10 gennaio una Volante in servizio nel quartiere S.Elia notava un’autovettura utilitaria con delle persone a bordo nei pressi di un presepe permanente oggetto di vigilanza da parte della Polizia al fine di evitare inutili vandalismi, deleteri per il significato e l’importanza religiosa del manufatto. A causa di ciò e del fatto che sembrava che fossero usciti da lì, gli Agenti bloccavano l’autovettura e gli occupanti. L’atteggiamento dei tre non era rilassato e subito i Poliziotti si rendevano conto che avevano qualcosa da nascondere; l’intuizione si rivelava fondata perché ad un certo punto un Agente notava che uno D.L. D., di 26 anni, di Brindisi tentava di disfarsi di un involucro, sospingendolo sotto l’autovettura. Recuperatolo, il personale della Volante constatava che all’interno vi erano due passamontagna neri ed un revolver metallico caricato a salve con cinque cartucce inserite. Era quanto bastava per bloccarlo ed accompagnarlo in Questura, unitamente agli altri due C.A., di 19 anni, di Brindisi . e S. A., di 20 anni, pure di Brindisi con un pregiudizio di polizia , proprietario della macchina. Non fornivano contezza né di quanto rinvenuto né di cosa fossero in procinto di fare, ma la pregresse risultanze informative sugli accadimenti cittadini recenti, offrivano lo spunto investigativo agli Agenti di effettuare rapidamente delle verifiche per possibili collegamenti con gli assalti agli esercizi commerciali della settimana scorsa. Pertanto si contattavano alcuni testimoni coinvolti come vittime nelle citate vicende delittuose ,tra i quali vi era chi forniva alcuni elementi utili per il prosieguo delle attività degli Uffici investigativi. Venivano riferiti particolari sulle dinamiche di alcune rapine che ben si attagliavano alle caratteristiche fisiche di due dei tre personaggi e degli oggetti loro sequestrati, come pure dell’autovettura. Ma i Poliziotti non si limitavano a questo; scattavano infatti immediate le perquisizioni presso i domicili dei tre dove venivano inviate diverse Volanti. Da tale attività emergeva ancora un riscontro, poiché veniva sequestrato un indumento proprio del tipo utilizzato nel corso di una rapina e detenuto da D.L. D.. Il quadro probatorio, gravemente indiziario, veniva così racchiuso in un’informativa rivolta alla Procura della Repubblica redatta a carico dei tre, all’interno della quale veniva riferito altresì di un dettaglio significativo sotto un particolare profilo d’interesse. Infatti nei pressi del domicilio di uno di loro veniva rilevata l’esistenza di un murales riferito con nome e cognome proprio al personaggio con annesso disegno di passamontagna e pistola, quasi ad indicarne la specifica propensione.
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