14/01/2007 - 09:40:00 -
a cura di Redazione
Una bravata. Solo una bravata quella di mandare in tilt 36 centraline di energia elettrica sulle 46 presenti in città. Lo hanno fatto due figli di papà, maggiorenni, che adesso sono stati acciuffati e denunciati dalla polizia per interruzione di pubblico servizio e danneggiamenti, con un’indagine fulminea quanto professionale. I due, dopo una ramanzina, sono stati riconsegnati ai genitori con un foglio in cui è scritto a chiare lettere il reato di cui dovranno rispondere in Tribunale.
In questo modo cessa l’allarme sociale che da qualche giorno era presente in città a causa della mancanza di energia elettrica in diversi rioni.
Tante le ipotesi avanzate in quelle ore tra cui quella di possibili azioni eclatanti della criminalità organizzata. Un livello di guardia molto alto che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per essere riportato nei giusti parametri.
In campo è sceso personalmente il sindaco, Mario Sconosciuto ed alcuni amministratori pubblici, i quali hanno chiesto a polizia e carabinieri delle risposte certe e veloci.
E così è stato. La polizia dopo appena cinque ore di indagini ha trovato il bandolo della matassa che le ha permesso di far piena luce sulla vicenda e scoprire gli autori dei raid vandalici.
In loro aiuto è giunto il filmato di una telecamera piazzata in un’area di servizio dove i ragazzi sono giunti a bordo di un’auto ed in cui hanno manomesso due centraline. Nelle immediate vicinanze altre due centraline hanno subito la stessa sorte. E poi, una dopo l’altra, tutte le altre fino a contarne ben 36 in una sola notte. Ma in mano gli investigatori hanno ben altri elementi che hanno inchiodato i due alle loro responsabilità. Addirittura potrebbero aver scoperto la famigerata “Banda dei 3” che mesi addietro ha spadroneggiato sul territorio urbano ed extra urbano danneggiando i contatori di erogazione di energia elettrica. Erano divenuti lo spauracchio di residenti ed operai dell’Enel. Una banda che ha firmato ogni atto di vandalismo con “La banda dei 3”.
Diversi i danni che i ragazzi hanno causato alle centraline che dovrebbero essere risarciti dai loro genitori. Già i genitori. Gente normale e rispettabile. Insomma, ragazzi della “Mesagne bene” nella cui vita non manca nulla. Da qui e da una buona dose di noia, forse, la necessità di sentire sulla pelle il brivido di un gesto proibito.
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