17/01/2007 - 21:01:00 -
a cura di R. Cav.
L’Assessore alla Programmazione Economica Mauro D’Attis rende noto che il Nucleo di Valutazione e Verifica Investimenti Pubblici della Regione Puglia ha dato il proprio assenso al progetto della tratta ferroviaria per il trasporto merci che collegherà la zona industriale e portuale di Brindisi alla stazione ferroviaria di Tuturano. Il tutto per un importo complessivo di trenta milioni di euro. La bretella ferroviaria servirà a trasferire l’attuale parco merci posto lungo Via Torpisana in un’altra zona posta in prossimità della stazione ferroviaria di Tuturano.
Il progetto risulta finanziato nell’ambito dei programmi integrati territoriali (PIT n. 7) su fondi POR Puglia 2000-2006, nell’ambito di risorse disponibili “INTERREG Italia Grecia II” e da una quota di cofinanziamento comunale. La strategia adottata, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Brindisi, con la Regione Puglia, con l’Autorità Portuale di Brindisi e con il Consorzio SISRI, soddisfa la richiesta di un sistema integrato di servizi di logistica e distribuzione, in grado di favorire la connessione tra l’asse nord-sud interno alla Regione e la comunicazione con le altre direttrici dei Corridoi internazionali n. 8 e n. 10. Non solo. “L’approvazione del progetto in questione – afferma l’assessore D’Attis - consentirà la liberazione delle aree ferroviarie poste in zone centrali alla città (Via Torpisana n.d.r.) con la possibilità di una loro diversa utilizzazione per usi urbani che avranno l’obiettivo di congiungere i due quartieri Centro e Commenda. Inoltre, lo spostamento del parco merci eliminerà l’interferenza ferroviaria sulla Via provinciale per Lecce in prossimità dell’incrocio di Viale Arno (zona industriale). Infine, grazie a tale progetto sarà anche possibile procedere alla eliminazione dell’interferenza del passaggio a livello che collega la stazione centrale alla stazione marittima di Brindisi, nell’ambito di un altro programma innovativo in ambito urbano da parte del ministero delle Infrastrutture con decreto del Ministero dei Trasporti”.
|