18/01/2007 - 15:11:00 -
a cura di Comunisti italiani
La clamorosa decisione di cinque componenti del Gruppo Consiliare Regionale della Margherita, di sfiducia nei confronti del capogruppo Cappellini e degli Assessori regionali Minervini e Russo, lascia sgomenti e sorpresi i componenti della maggioranza alla Regione Puglia.
L’istituzione dell’intergruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale si sta rivelando un innesto infruttuoso, in quanto mai vi è stata una condivisione vera delle scelte operate dallo stesso intergruppo.
Le ultime vicende dimostrano infatti come ancora la logica del singolo partito prevale su quella del gruppo federato.
Ancor più imbarazzante è questa presa di posizione politica da parte della maggioranza dei consiglieri del gruppo della Margherita nei confronti di tre componenti dello stesso gruppo.
Scaricare sull’intera maggioranza normali e fisiologiche diatribe interne di partito, non fanno certamente piacere .
Ancor più grave è la questione se si considera che il partito della Margherita con nove consiglieri regionali, è il secondo partito della coalizione con carichi di responsabilità nell’esecutivo e nel Consiglio ai maggiori livelli.
Ci saremmo aspettati un’atteggiamento più maturo da parte del gruppo Diellino, infatti problematiche di conflittualità e difficoltà di rapporti con l’esecutivo, sono avvertiti anche da altri gruppi politici.
Il nostro partito infatti, ha sempre chiesto che queste problematiche fossero discusse all’interno della coalizione, quella coalizione che a distanza di due anni dalla vittoria di aprile 2005,ancora non riesce a svolgere il suo ruolo politico, e cioè di cerniera tra l’azione del Governo e l’agire politico quotidiano delle singole forze politiche, oltre che di un tavolo politico della coalizione, dove poter discutere e risolvere vecchi e nuovi conflitti all’interno dell’Unione .
Spetta forse ora all’intergruppo risolvere questo problema giacchè, molte scelte effettuate dalla Giunta Regionale, spesso hanno avuto, il bene placito dello stesso Intergruppo; “ scelte sempre contestate da noi in quanto di stampo quasi sempre neocentriste”.
Il Gruppo Consiliare del Partito dei comunisti Italiani chiede invece che, per evitare e risolvere questi problemi il tavolo politico dell’Unione non si riunisca solo in prossimità di scadenze elettorali o di approvazioni di bilancio e quindi solo un paio di volte l’anno, ma che si istauri un percorso politico continuo che segui e porti a soluzione i problemi di tenuta dell’alleanza e il monitoraggio dell’attuazione del programma di governo.
Il sottoscritto coerentemente con quanto dichiarato nell’ultimo Consiglio regionale, invita i colleghi Consiglieri Regionali dei gruppi della Rifondazione Comunista e dei Verdi a lavorare alla creazione della Confederazione della sinistra, unico strumento su quale costruire scelte progressiste , in netta discontinuità col passato, per non far smarrire ai cittadini pugliesi quella voglia di cambiamento che era proprio della Primavera Pugliese, e che ha portato alla vittoria elettorale del 2005.
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