19/01/2007 - 08:46:00 -
a cura di Redazione
La notizia della fumata grigia giunta da Roma ha lasciato i dipendenti di Conserve Italia non propriamente soddisfatti anche se un clima di ottimismo si registra tra le maestranze che questa mattina terranno un’assemblea dei lavoratori dove, i responsabili delle organizzazioni sindacali, presenteranno le risultanze del tavolo di concertazione tenutosi presso il ministero delle Politiche Agricole e forestali.
Contenuto e sobrio nelle dichiarazioni è anche Franco Facecchia, il responsabile sindacale delle Rsu aziendali, divenuto il Masaniello della protesta dei lavoratori durante le roventi giornate pre natalizie.
“Inutile dire che siamo in una situazione transitoria dove i dubbi sul nostro futuro restano” commenta Facechia il quale aggiunge: “Il presidente Gardini ci ha detto chiaramente che Conserve Italia non ha gradito l’occupazione aziendale poiché è contro la politica della stessa azienda che è stata con noi sempre disponibile. Certo il tavolo di concertazione aperto al ministero, cui hanno partecipato tutte le istituzioni locali e regionali, ha bloccato in un certo senso l’intenzione aziendale di dismettere la produzione. Il primo febbraio a Bologna, per la presentazione della prossima programmazione, ci sarò anch’io così potrò constatare i programmi che l’azienda adotterà verso la nostra realtà produttiva”.
Per il 2007 che previsioni vi sono: “Sono certo che quest’anno lavoreremo. Il presidente Gardini ci ha fatto intendere questo. Preciso però che non ci accontenteremo di un contentino per questo Conserve Italia ci deve assicurare la piena lavorazione aziendale intavolando trattative anche con i produttori locali. Trovare la merce, in altre parole il pomodoro, non è un nostro compito bensì dell’azienda. Noi lo dobbiamo solo trasformare”.
Intanto Luigi Vizzino, segretario della Uila Uil, precisa: “Il presidente Gardini ci ha fatto comprendere che egli non ha interessi nel Mezzogiorno d’Italia. Noi invece dobbiamo fare in modo che egli consideri lo stabilimento di Mesagne come figlio legittimo di Conserve Italia”.
Infine il presidente della Coldiretti di Mesagne, Emanuele Guglielmi, sulla vicenda ha una posizione alquanto dura e ricorda gli impegni più volte disattesi da Conserve Italia con i produttori locali i quali hanno evitato di gettare al macero il prodotto grazie alla possibilità offerta dai conservifici locali che hanno permesso loro di conferire i pomodori nelle loro strutture.
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