20/01/2007 - 08:10:00 -
a cura di Redazione
Si è svolta ieri mattina alle ore 13 presso lo stabilimento di Conserve Italia l’assemblea dei lavoratori. Nell’aria era percettibile sia una certa tensione per gli eventi verificatesi nelle ultime settimane che una prudenza nell’esprimere giudizi. Tutti vogliono attendere qualche altra settimana per verificare gli esiti degli incontri del 29 gennaio, data in cui si svolgerà il Consiglio di amministrazione di Conserve Italia, e del primo febbraio, giorno in cui sarà presentato ai sindacati il nuovo Piano di lavorazione.
Tutti, tuttavia, riconoscono l’insostituibile opera mediatrice del ministro alle Politiche Agricole Paolo De Castro che ha sbloccato l’iniziale intransigenza aziendale nel non voler interloquire con amministratori pubblici e lavoratori.
E proprio quest’ultimi nella loro lotta, per il mantenimento dei livelli occupazionali, sono seguiti passo dopo passo da Luigi Vizzino, responsabile provinciale della Uila-Uil il quale commenta: “I lavoratori sono realisti su tale vertenza anche se sono incoraggiati dall’interessamento riscontrato nel ministro De Castro cui nutrono molte speranze per la soluzione del problema. Per il resto tutto è rimandato agli inizi del prossimo mese. La notizia che nel 2007 l’azienda trasformerà il prodotto è stato recepito come un punto di inizio per rilanciare il conservificio mesagnese, magari diversificando la produzione, e non certo come un punto di arrivo. Concludo evidenziando il disagio avvertito, non solo da me, nel tavolo ministeriale per la posizione assunta, ma non condivisa, dalla Flai Cisl nazionale”.
Un’attenzione al problema l’ha posta, fin dal primo momento, il consigliere provinciale di Rifondazione comunista, Tony Matarrelli, il quale ha spiegato: “Il problema orticolo riguarda l’intero settore perciò la soluzione degli attuali problemi con Conserve Italia potrebbero riflettersi positivamente anche sulle altre industrie mesagnesesi. Certo le istituzioni debbono comprendere, e dal modo in cui hanno risposto si vede chiaramente che hanno recepito le preoccupazioni espresse dagli operatori del comparto, che debbono spendere tutte le loro energie per cercare di dare redditività all’agro-industria stando attenti a cogliere tutte le occasioni di sviluppo che si presentano sul nostro territorio. Grande fiducia abbiamo riposto nell’opera mediatrice assunta dal ministro De Castro il quale ci ha riferito che la nuova normativa comunitaria prevede il controllo dei prodotti agricoli che giungono dall’estero. In questo modo il prodotto italiano, e nella fattispecie quello mesagnese, grazie ai rigidi protocolli colturali sarà maggiormente apprezzato sui mercati nazionali ed internazionali”.
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