16/06/2006 - 20:00:00 -
a cura di Redazione
I Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, nel prosieguo delle attività d’indagine conseguente al rinvenimento di numerose autovetture rubate, hanno perquisito un’abitazione adiacente al dimesso caseificio “Angelini”, ubicato nell’omonima contrada. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti, abilmente occultati all’interno di un recipiente per uso agricolo, tre panetti ben confezionati, del peso complessivo di kg 4,2 circa, il cui primo accertamento con narcotest ha evidenziato principio di “cocaina”. Sono in corso accertamenti specifici per valutarne esattamente la natura. Successivamente, è stato rinvenuto un cannocchiale di precisione da fucile, 16 cartucce cal. 12 da caccia, un fucile con canne e calcio mozzati, 05 targhe di autovettura (02 anteriori e posteriori di altrettante differenti autovetture ed una anteriore di una terza autovettura), 24 centraline di autovetture, chiavi di autovetture, antenne varie, presse per dare un formato allo stupefacente, un cappuccio sagomato a mò di passamontagna, arnesi metallici opportunamente sagomati atti allo scasso.
La presenza di così tante centraline elettroniche potrebbe essere spiegata col fatto che esse possono essere utilizzate dai ladri di autovetture per sostituirle con quelle già installate sui veicoli presi di mira, dimodoché, una volta sostituite, il mezzo possa essere messo in moto con le chiavi in possesso dei malfattori e non con quelle dei proprietari, avendo ormai le autovetture di nuova concezione le chiavi dell’accensione codificate dalla casa madre. Chiaramente, è una procedura questa che richiede esperienza da parte dei malfattori.
Sono in corso accertamenti finalizzati a individuare la provenienza del materiale elettronico sequestrato, al fine di accertare se e da quale autoveicolo siano state ablate.
Inoltre, sono stati sequestrati numerosi abiti nuovi ancora confezionati che, non si esclude, potrebbero essere provento di qualche razzia notturna ai danni di rivendite di abbigliamento da individuare.
Sussistendo elementi di colpevolezza a carico dei due fratelli GERARDI Giuseppe e Giovanni, rispettivamente 36enne e 30enne, essi sono stati tratti in arresto e, dopo l’espletamento delle formalità di rito, trasferiti presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione del Magistrato competente.
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