16/06/2006 - 19:30:00 -
a cura di Redazione
La legge appena approvata dal Consiglio Regionale che disciplina “la tutela e l’uso delle coste” è innanzitutto una buona legge; e lo dimostra, tra le altre cose, l’isteria che sottende alle reazioni delle opposizioni di destra, evidentemente avverse ad ogni forma, questa sì, di buon governo. Gli articoli che compongono questa legge convergono tutti in direzione di alcune novità essenziali, che provo a spiegare succintamente. Innanzitutto si stabilisce una soluzione di continuo con il passato, caratterizzato soprattutto dalle speculazioni edilizie che, come in un assalto alla diligenza, hanno segnato nel nostro passato remoto e recente lo splendore dei litorali pugliesi con marchio indelebile; poi si concede pari dignità sia ai cittadini, autentici utenti del territorio, sia ai concessionari dei beni demaniali che, pur decadendo rispetto alle vecchie autorizzazioni, mantengono in sede di riesame delle domande una specie di diritto di prelazione, ovvero una corsia preferenziale se si adeguano alle nuove normative; infine si costituisce la piattaforma culturale per una coscienza ambientale collettiva, che coinvolge cittadini, operatori del turismo, enti locali in un macrosistema virtuoso. Un plauso, dunque, all’Assessore competente, Minervini, il quale ha saputo operare nell’interesse del bene comune, adottando il criterio metodologico della concertazione tra le parti.
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