26/01/2007 - 08:46:00 -
a cura di Redazione
Colpo di scena nel processo in cui sono imputati otto giovani mesagnesi, arrestati dai carabinieri nell’ambito di una operazione antidroga svoltasi nell’aprile del 2006, che si sta celebrando presso il Tribunale di Brindisi poiché il presidente ha accettato le eccezioni di nullità sollevate dall’avvocato Gianfrancesco Castrignanò disponendo la sospensione del grado di giudizio e rinviando gli incartamenti all’udienza preliminare. Nel frattempo sono in scadenza i termini della custodia cautelare che potrebbe riportare gli otto mesagnesi in libertà.
Il blitz antidroga è scattato a Mesagne il 12 aprile 2006 quando diversi carabinieri piombarono nelle abitazioni di otto mesagnesi bloccandoli ed arrestandoli per i reati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti ed altri capi di imputazione.
L’operazione è stata eseguita sotto l’egida della Direzione investigativa antimafia di Lecce. Nell’udienza preliminare gli otto imputati furono rinviati a giudizio. E si giunge all’udienza di mercoledì 24 gennaio quando, presso la prima sezione penale del Tribunale di Brindisi, l’avvocato Gianfrancesco Castrignanò in aula ha sollevato una eccezione di nullità del decreto che dispone il giudizio poiché i capi di imputazione sono generici e non circostanziati per i singoli episodi di cui sono accusati. Inoltre non c’è una cronologia specifica dei fatti contestati. In particolare agli imputati non sono stati contestati chiaramente gli episodi delittuosi dei quali gli stessi devono rispondere, violando così il legittimo diritto di difesa previsto dalla legge. Quindi si fa un passo indietro e si ritorna all’udienza preliminare. In questo modo l’intero incartamento sarò restituito all’ufficio del giudice per le indagini preliminari di Lecce.
Alla richiesta di nullità avanzata dell’avvocato Castrignanò si è unito l’intero collegio di difesa composto dagli avvocati Marcello Falcone, Rosanna Saracino, Davide De Giuseppe, Massari e Missere.
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