26/01/2007 - 20:33:00 -
a cura di redazione
L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico su disposizione del QUESTORE , dopo numerose segnalazioni pervenute da cittadini , ha intensificato i servizi di controllo del territorio al fine di poter individuare soggetti che abusivamente effettuano servizi di parcheggio presso l’Ospedale Civile di Brindisi e il cimitero , incoraggiando le vittime a sporgere denuncia .
Infatti , verso le ore 12,00 del 07.10.06, il signor S. C . si recava presso l’Ospedale “A. Perrino”, per far visita al suocero. Nell’occasione parcheggiava regolarmente la sua autovettura Fiat Punto, nel parcheggio della struttura sanitaria. Alle successive ore 19,30, tornava per riprendere l’autovettura e constatava che ignoti l’avevano asportata. Di seguito, la vittima del furto, faceva ritorno al paese di residenza ove sporgeva denuncia del furto presso la Stazione Carabinieri di quel paese .
Il giorno successivo, verso le ore 16,30, il signor S.C. faceva ritorno presso l’Ospedale Perrino , dove notava un giovane dell’apparente età di anni 30, alto circa 1,80 m , intento ad espletare l’attività di parcheggiatore abusivo.
S.C. riferiva al parcheggiatore abusivo di aver subito il furto della sua autovettura, chiedendogli se avesse notato tale evento.
A tale richiesta, il giovane parcheggiatore , dopo aver rappresentato di non aver notato alcunché, si rendeva disponibile ad aiutarlo, riferendogli che gli avrebbe comunicato ogni novità in merito.
Nell’occasione , S.C. chiedeva di poter essere contattato tempestivamente e forniva al giovane il proprio numero telefonico radiomobile.
Di seguito si recava all’interno dell’Ospedale e dopo circa dieci minuti, S.C riceveva una telefonata (della quale non compariva il numero sul display del telefonino) sul suo cellulare da parte del suddetto parcheggiatore abusivo, che lo inviatava a scendere nel piazzale antistante l’Ospedale.
S.C. giunto all’appuntamento trovava altro soggetto alto circa 1,70 m, di corporatura normale e capelli biondi in compagnia del parcheggiatore abusivo.
Nella circostanza, il secondo individuo, si rendeva disponibile per far riavere l’autovettura a S.C. , in cambio di euro 800,00.
Nella trattativa circa la cifra da consegnare per la restituzione del veicolo, S.C. apprendeva che il giovane parcheggiatore abusivo si chiamava Luigi mentre il suo amico si chiamava Francesco.
Verso le ore 18,00, la vittima del furto faceva rientro al suo paese natio , dove alle ore 22,00, riceveva ulteriore telefonata sul suo telefonino (della quale non compariva il numero sul display del telefonino stesso), da parte di un uomo sconosciuto.
Durante la telefonata, si accordavano circa la somma di denaro da pagare per la restituzione del mezzo rubato e concordavano di incontrasi alle ore 12,00 del giorno seguente, presso il parcheggio dell’Ospedale “A. Perrino” di Brindisi, dove gli avrebbe consegnato l’ autovettura, in cambio della somma di danaro pattuita.
In effetti, verso le ore 12,00 del 09.10.06, il signor S.C. si presentava all’appuntamento dove trovava ad attenderlo il parcheggiatore abusivo di nome Luigi.
Dopo pochi minuti giungeva sul posto anche l’altro individuo di nome Francesco e , dopo l’ ennesima trattativa la vittima del furto consegnava la somma di danaro pari ad euro 600,00, nelle mani del Luigi , mentre Francesco forniva indicazioni alla vittima sul luogo preciso dove riprendere la sua autovettura.
SC, giunto sul luogo indicatogli, rinveniva parcheggiata la sua auto e, pertanto, richiedeva l’intervento di una Volante ai cui occupanti riferiva l’intera vicenda.
S.C. negli Uffici della Questura sporgeva formale denuncia circa l’accaduto e nel corso della verbalizzazione effettuava atto di individuazione fotografica, riconoscendo senza ombra di dubbio i giovani a nome Luigi e Francesco.
Il P.M. dr. Pasquale SANSONETTI della Procura di Brindisi richiedeva al GIP dr. LICCI l’emissione di ordinanza di custodia Cautelare in carcere nei confronti dei due malviventi per ricettazione che veniva disposta ed eseguita in data odierna da Personale di Questa Sezione Volanti. Reati contestati: estorsione in concorso.
|
DemoAgency