27/01/2007 - 09:00:00 -
a cura di Redazione
Una persona è stata denunciata dai carabinieri di Mesagne alla magistratura per furto e truffa al termine due giorni piuttosto movimentati in cui l’individuo ha raggirato diverse persone diventando lo spauracchio della città.
Tutto è iniziato martedì nell’ospedale “San Camillo de Lellis” di Mesagne dove una infermiera al termine del turno di lavoro si è accorta che dal suo armadietto manca la borsetta. In un primo momento ha pensato di averla lasciata da qualche altra parte ma non trovandola ha compreso che gli era stata rubata. La poveretta si è recata presso la stazione dei carabinieri ed ha presentato una denuncia dei fatti contro ignoti, precisando che all’interno della borsa c’era, tra le altre cose, un blocchetto di assegni che la stessa ha bloccato presso l’istituto di credito.
Il giorno successivo presso una tabaccheria del rione Marconi si è presentato un giovane che ha acquistato dieci stecche di sigarette ed ha consegnato in pagamento un assegno di 500 euro. Il proprietario ha chiesto un minuto di tempo ed ha telefonato alla banca verificando che lo stesso faceva parte del blocchetto di assegni rubato il giorno precedente all’infermiera. Il tabaccaio ha riconsegnato l’assegno al giovane spiegando che non risultavano in banca fondi per pagarlo. L’istituto di credito, come da prassi, ha allertato i carabinieri i quali hanno svolto una breve indagine accertando l’identità del giovane possessore dell’assegno. Si tratta del 34enne A. G., celibe, appartenente ad una buona famiglia. Intanto in banca è arrivato un altro assegno staccato dal giovane e consegnato ad un commerciate il quale gli ha dato in cambio euro sonanti. Anche in questo caso la banca ha respinto l’assegno perché rubato. Al commerciante non è rimasto altro da fare che presentare una denuncia per i fatti accaduti.
I carabinieri, acquisite le denunce delle vittime, si sono recati presso l’abitazione del giovane e dopo aver bussato diverse volte hanno verificato che non era in casa. La loro attenzione, tuttavia, si è concentrata su una abitazione attigua la residenza segnalata. Ma anche qui non ha risposto nessuno. Quindi hanno deciso di vederci chiaro e di buttare giù la porta. In ogni modo prima di procedere all’abbattimento si sono accorti che al primo piano della abitazione c’è una finestra aperta. Hanno poggiato una scala e sono saliti. Quando sono entrati in casa il giovane li ha visti ed è fuggito. Una fuga brevissima poiché ad attenderlo in strada vi erano altri carabinieri che lo hanno bloccato e trasferito in caserma. Qui, dopo le formalità di rito, è stato denunciato alla magistratura per furto aggravato, ricettazione, tentata truffa, truffa e falsità materiale commessa da privato.
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