29/01/2007 - 08:35:00 -
a cura di Redazione
La crisi del comparto agricolo denunciata da giorni dagli agricoltori di Mesagne non lascia indifferente il candidato sindaco del centrodestra, Vincenzo Incalza, il quale ha inserito nel proprio programma di governo una attenzione particolare a questo settore nevralgico dell’economia locale.
“Il grido di dolore che arriva dalla città non può lasciarmi indifferente – spiega Enzo Incalza – Colgo il segnale che stanno maturando tempi duri per diversi settori economici della città e la politica ha il dovere di interrogarsi e di proporre soluzioni adeguate di immediato e di lungo respiro.
L’agricoltura è in ginocchio per una serie di concause. Da quelle del clima impazzito di quest’inverno alla crisi strutturale delle aziende conserviere, dalle ispezioni alle aziende sane e che producono, anziché a quelle sulle merci importate dall’estero. A tutto questo si aggiungono le nuove politiche comunitarie, la soluzione intrapresa dal governo rispetto ai contributi agricoli e il problema dei rapporti con la grande distribuzione che non fanno immaginare nulla di concreto e positivo. Al malessere del settore agricolo nella nostra comunità, fa eco quella di tutti i commercianti e gli artigiani che ogni giorno sono chiamati a combattere oltre che con le difficoltà economiche anche con i balzelli e le incombenze burocratiche inventate dal governo Prodi”.
Per questa ragione al centro dell’agenda politica mesagnese il centro destra ha inserito lo sviluppo economico e una dinamicità differente rispetto alle politiche dell’attuale compagine governativa.
“Certo. Vogliamo sollecitare il governo nazionale di proporre soluzioni avanzate e di lungo respiro per quanto riguarda la crisi del settore agroindustriale del territorio. Noi rispettiamo il lavoro, anche se tardivo, delle istituzioni mesagnesi sul problema di Conservitalia. Ma identico e maggiore impegno noi proporremo per salvaguardare e rilanciare tutte le industrie degli imprenditori locali”.
Una forte spinta in tale direzione certamente tornerebbe utile a rafforzare la cultura della legalità perché preserverebbe le giovani generazioni dai miti dei facili guadagni e le orienterebbe, invece, a riappropriarsi dei valori fondati sul lavoro onesto, sull’impegno, sul sacrificio a costruirsi, insomma, una dignitosa rispettabilità.
“Sicuramente. – aggiunge Incalza – Noi siamo preoccupati dell’escalation di episodi criminali che non lasciano tranquilli gli operatori del settore. Le forze dell’ordine e la magistratura hanno ed avranno il nostro appoggio incondizionato. Noi daremo l’esempio e nella prossima legislatura proporremo uomini e donne di specchiata moralità e rettitudine nelle liste politiche per le elezioni comunali. Ma, soprattutto, vogliamo assicurare un’azione politica che non mostra riguardi verso determinati gruppi o appartenenze che hanno causato delle sacche di privilegio che non sono più accettabili e che fomentano tensioni, malumore, sfiducia e malessere, non propri di una sana e civile convivenza”.
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