29/01/2007 - 14:41:00 -
a cura di Pino de Luca
I salentini, dei quali mi sento parte inscindibile, hanno una fissa: fare la casa. Il più delle volte sopportiamo sacrifici indicibili e ci sottoponiamo a veri e propri tours iperstressanti ma dobbiamo farlo, è più forte di noi. La casa, il focolare domestico, altri non è che il nostro modo di imprimere una piccola impronta nella storia. E questa sorta di determinazione paranoica produce talvolta indicibili scempi, talvolta manufatti meravigliosi.
Qualche sera fa, dopo una settimana di tour iperstressanti per scegliere e contrattare porte, bagni, pavimenti, impiantistica e quant’altro, mi ha telefonato il mio amico Sandro. Non aveva stress da edificazione ma anche lui sentiva il bisogno di scambiare quattro chiacchere sull’universo.
Appuntamento a Mesagne, facciamo quattro passi nel centro storico, fortuito incontro con Tony, ancora quattro passi e, passato un archettino puntellato, ci ritroviamo a piazzetta dei Caniglia. Eravamo soli a chiaccherare di cento cose e quindi a scivolare, ovviamente, nella politica.
Era bello stare li. Quella piazzetta è meravigliosa, miracolosa quasi. Un cane e un gatto che si divertivano un mondo giocando insieme.
Tony e Sandro sono più giovani e, quindi, assai più agili mentalmente di me, li ho ascoltati con grande piacere e da quella discussione ho imparato due cose, due riflessioni, ovvie per qualcuno, per me preziose. La prima di Sandro, lucido e disincantato, che mi fece notare quanto una situazione politicamente frammentata potesse essere anche foriera di dinamicità e innovazione; la seconda di Tony il più politicamente impegnato, modesto come sempre, che mi ha lasciato una questione più profonda: i semi di oggi sono gli alberi di domani, prima di lasciarci per altri impegni.
Rimasti in due ci siamo accomodati in un Bar che si trova in quella piazzetta, si chiama “La Chiccara” e come tale piccolo e prezioso, tranquillo, sereno. Il nostro colloquio è continuato ma due Pillsner Urquell (ottima birra ceca) ci hanno condotto per rivoli di ragionamenti ad amplissimo spettro e di grande rasserenamento. Ci siamo lasciati dandoci un nuovo appuntamento a breve. Sappiamo che breve per noi si misura in settimane o mesi, tante e tali sono le cose che governano il nostro tempo, ma va bene lo stesso.
Sono a casa, rifletto.
In altri luoghi cani e gatti si danno battaglia e i più giovani inglobano i vizi dei più vecchi, è libero arbitrio scegliere i posti che si frequentano, chi è causa del suo mal …
Sono più vecchio, mentalmente più tardo, nella mia testa le cose si mischiano si inseguono come cani e gatti che giocano. Ai libri adorati. Trovato!!!
“Grande è il disordine sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente” (I pensieri di Mao Tse Dong); “ … Il seminatore uscì a seminare la sua semente […] Un’altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto […]”.(Il Vangelo di Luca 8, 8 e 15)”.
Non è difficile tirare fuori delle cose che uniscono anche i soggetti più diversi in Piazzetta dei Caniglia, piazzetta miracolosa dove i cani e i gatti giocano insieme e giovani e meno giovani discutono e imparano insieme, anzi i più vecchi apprendono virtù dai più giovani.
Grande è il disordine quando si edifica una casa, la casa che costruisce il salentino non è che quella che si godranno i suoi figli e i suoi nipoti. Non lo avete capito? Non vi resta che andare a bere qualcosa a piazzetta dei Caniglia, magari un miracolo ….
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