17/06/2006 - 12:30:00 -
a cura di Redazione
Non si era trattato di un evento accidentale, ma di una vera e propria azione delittuosa che aveva interessato una paninoteca mobile situata sul lungomare di Brindisi in Piazzale Lenio Flacco.
Le modalità dell’incendio, infatti, non avevano convinto gli uomini della Squadra Mobile che avevano avviato una serie di accertamenti sulla base dei pochi elementi acquisiti durante il sopralluogo.
Pur indirizzando l’indagine verso un ampio spettro di ipotesi, era man mano maturata la convinzione che l’incendio fosse riconducibile non ad attività di crimine organizzato, ma a fatti di più modesta portata relativi a futili motivi.
Tale pista acquisiva concretezza anche sulla base di alcune testimonianze raccolte nel corso delle indagini.
In particolare emergeva la presenza di un giovane che, in compagnia di una ragazza, era stato notato durante tutte le fasi dell’incendio, dal suo sviluppo sino all’arrivo della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Pochi gli elementi in possesso in ordine alle caratteristiche dei giovani, ma la caparbietà degli agenti della Sezione “Reati contro il Patrimonio” portava a restringere il cerchio ad una rosa di soggetti che venivano costantemente monitorati.
L’attenzione verso questa problematica delittuosa, evidenziata tanto dalle Forze dell’Ordine quanto dalla Magistratura e indirizzata verso l’accertamento delle responsabilità conseguenti, portava all’attuazione di numerosi servizi svolti anche di notte con controlli in varie zone della città.
La svolta si aveva nella giornata di ieri, allorquando uno di questi giovani, identificato per GUADALUPI Giusepe, classe ’82, veniva individuato e condotto in Questura ove, sulla base dei numerosi elementi acquisiti, vistosi ormai alle strette, ammetteva le proprie responsabilità, rendendo piena confessione. Si accertava quindi che l’incendio era stato commesso quale ritorsione nei confronti della titolare del chiosco, poiché quest’ultima non aveva assunto alle proprie dipendenze la fidanzata dello stesso.
Sulla base di quanto acquisito, d’intesa con il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi dott. Milto DE NOZZA, che aveva seguito l’intero evolversi della situazione, si procedeva al Fermo del GUADALUPI per il reato di incendio doloso. Al vaglio degli investigatori e dell’A.G. è tuttora la posizione della ragazza, minorenne, sul cui conto, anche sulla base delle dichiarazioni dalla stessa rese, si profilerebbero elementi di responsabilità penale in concorso.
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