31/01/2007 - 14:42:00 -
a cura di Pino de Luca
Taranto ha la sua autorità portuale. Il Dr. Michele Conte ha ricevuto l’indicazione da parte del Ministro Alessandro Bianchi.
Quando il Dr. Conte sarà nel pieno dei poteri e a Taranto si discuterà di impianti nel Porto la Conferenza dei Servizi potrà avvalersi del contributo del Dr. Conte.
Il primo febbraio, a Brindisi, la Conferenza dei Servizi composta da (?) non potrà avvalersi della presenza di una autorità portuale.
Misteri della nostra città e della nostra provincia. Una sovrabbondanza di indicazioni (ben 5), la successiva apatia degli indicanti, quasi a scongiurare la presenza di autorevoli autorità che possano contribuire con senno e competenza, mettono in discussione l’esistenza stessa del porto di Brindisi come entità autonoma, visibile e vitale.
Lo dicemmo in tempi non sospetti, se Brindisi vuole ancora aspirare ad un futuro da capoluogo di provincia riconosciuto, deve fare del mare il suo futuro. Sempre in tempo non sospetto una Amministrazione Provinciale omogenea al Governo Regionale e al Governo Nazionale ha fatto delle indicazioni.
Quelle indicazioni abbiamo sostenuto con forza e convinzione in ogni luogo pur non essendo presenti né nel momento delle scelte, né nel governo della Provincia e tantomeno in quello della Regione. Con gli elettori ci impegnammo a sostenere il centrosinistra alla Provincia e alla Regione, e noi siamo vecchi, sorpassati, amiamo mantenere gli impegni. Fatichiamo a riconoscere un analogo comportamento, nemmeno da coloro che, a voti liberi e unanimi, proposero all’attenzion dei Ministri competenti (Trasporti e Infrastrutture) il nome del Prof. Danilo Urso.
Nemo profeta in patria, ingegnere Urso, o forse è più corretto ricordare quanto, durante un colloquio di lavoro, un direttore d’azienda con molte catenine d’oro ebbe a dire ad un giovane brillante e pieno di speranze: - Vedi ragazzo, qui non c’è posto per chi è troppo fesso né per chi è troppo bravo, qui c’è posto solo per persone normali, medie e, soprattutto, ben inquadrate.
Il ragazzo ha realizzato i suoi progetti a Milano, arricchendo quella città con la sua brillantezza e alla nostra città è rimasto il direttore d’azienda con i suoi crocifissi appesi al collo e tutte le sue quadrature.
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