01/02/2007 - 09:25:00 -
a cura di redazione
La crisi del comparto produttivo di Mesagne preoccupa l’Udeur il cui segretario, Giovanni Caramia, ha stilato un documento politico in cui invita la maggioranza di centrosinistra locale ad intensificare l’attenzione verso tale settore.
“In questi anni – scrive il segretario - abbiamo assistito passivamente alla costante crisi di questi comparti produttivi e per contro nessuna azione di sostegno è stata messa in atto per invertire la tendenza negativa ancora in corso da parte dei diversi soggetti istituzionali deputati per competenza ad agire sul nostro territorio.
Allo stato attuale, nel settore agroalimentare, si rischia di perdere ancora un ultimo pezzo aziendale significativo di questa realtà mesagnese, ed ancora una volta questa viene affrontata come un caso singolo di una realtà che invece deve essere vista nel complesso dell’intero comparto di filiera agricola, trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari del nostro territorio”.
Imprese agricole che operano in un territorio indifferente al loro stato di salute, dove secondo l’Udeur mancherebbero gli strumenti di programmazione produttiva, senza servizi di assistenza tecnica all’innovazione e senza centri logistici di raccolta e smistamento dei prodotti verso i mercati.
“Come Udeur avvertiamo il pericolo che ancora una volta le aziende agricole verranno abbandonati al loro destino e che le ingenti risorse messe a disposizione dalla comunità europea per un rilancio qualificato della nostra agricoltura sia di fatto a loro precluso per un accumulo consistente di esposizione finanziaria maturato in tutti questi anni di crisi, oppure utilizzato per azioni di tutto altro indirizzo se non addirittura sprecati in azioni burocratiche e di pseudo studi di settori”.
Quindi l’Udeur lancia le sue proposte al Comune di Mesagne: “Come istituzione comunale, secondo noi, occorre che la stessa si adoperi per favorire l’aggregazione delle aziende in associazione attraverso un tavolo permanente di consultazione fra le stesse e le istituzioni competenti per accrescere il grado di conoscenza dei produttori sugli strumenti, tecnici, finanziari, innovativi,produzioni secondo disciplinari, marchi, igp, dop, esistenti nel settore, nonché le procedure per l’acquisizione in termine operativi, con l’obbiettivo di puntare alle produzioni innovative e di qualità, condizione uniche per una agricoltura che dia dignità economico ed occupazionale al settore”.
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